Il testo è stato preparato in collaborazione con Giuseppe Bonghi, responsabile del sito “Biblioteca dei Classici Italiani” (http://www.classicitaliani.it/), e con Dario Zanotti, responsabile del sito “Libretti d’opera italiani” (http://www.librettidopera.it/).
Dall’incipit del libro:
MARIAN. Si può dare il buon giorno a monsieur Guascogna.
GUASC. Sì, amabile Marianna, da voi mi è caro il buon giorno, ma mi sarebbe più cara la buona notte.
MARIAN. Mi spiace, a quel ch’io vedo, che vi dovrò dare il buon viaggio.
GUASC. Ah! cara la mia gioia, a una dolorosa partenza non può che succedere un viaggio disgraziatissimo.
MARIAN. Par che vi rincresca il partire.
GUASC. Lo mettereste in dubbio? dopo sei mesi che io godo la vostra amabile compagnia, posso io partire senza disperarmi?
MARIAN. E chi vi obbliga a fare una cosa che vi dispiace?
GUASC. Non lo sapete? Il padrone.
MARIAN. De’ padroni non ne mancano all’Aja; e qui senza dubbio trovereste chi vi potrebbe dare assai più di un povero uffiziale francese prigioniero di guerra, ferito, e malconcio dalla fortuna.


