Alceste è un’opera lirica di Christoph Willibald Gluck. Il libretto di Ranieri de’ Calzabigi, in lingua italiana, fu tratto dall’Alcesti di Euripide.
Seconda opera della riforma gluckiana dopo Orfeo ed Euridice e prima di Paride ed Elena, fu rappresentata per la prima volta senza successo al Burgtheater di Vienna il 26 dicembre 1767. Una versione più breve dell’opera, su libretto francese di Le Bailly du Roullet, venne presentata all’Opéra di Parigi il 23 aprile 1776.
Quando la partitura dell’Alceste fu edita a stampa a Vienna, nel 1769, Gluck vi aggiunse una celebre prefazione in italiano, quasi certamente scritta da Calzabigi, che costituisce il vero e proprio manifesto delle loro idee sulla riforma del teatro d’opera, i cui punti programmatici ricalcano quelli esposti da Francesco Algarotti nel suo Saggio sopra l’opera in musica (1755).
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Alceste_(Gluck)
lista di esecuzione:
formato MP3
- ATTO I
- Ouverture
- Popoli che dolenti della sorte
- Amorosi vassalli
- Misero Admeto, Povera Alceste
- Popoli di Tessaglia
- Io non chiedo, eterni Dei
- Non si perda, oh miei fidi
- Dilegua il nero turbine
- Nume, eterno, immortal
- I tuoi prieghi, oh Regina
- Il Re morrà
- Ove son,che ascoltai!
- Ombre, larve, compagne di morte!
- Ah, t'affretta, oh Regina
- E non s'offerse alcuno?
- Chi serve e chi regna
- ATTO II
- Ferma. Perché abbandoni
- Parto, ma senti!
- Partì, sola restai
- Chi mi parla? Che rispondo?
- Dunque vieni
- Non vi turbate, no
- Dal lieto soggiorno
- Or che morte
- Da qual letargo
- Ah perhé con quelle lacrime
- senti, io comprendo
- No, crudel, non posso vivere
- Oh tenerezza! Oh amore
- oh, come rapida
- Vesta, tu che fosti e sei
- Oh casto, oh caro nuzial mio letto
- Regina, ecco i tuoi figli
- Ah, mia diletta...
- Ah, per questo già stanco mio core
- ATTO III
- Misero! E che farò!
- In quale abisso
- Sposo, Admeto, idol mio
- Cari figli, ah! Non piangete
- Ma qual suono di voci tremende
- Figli, addio!
- Piangi, oh, patria, oh Tessaglia
- Lasciatemi, crudeli
- Admeto, in cielo ancora
- Regna a noi!
formato FLAC
- ATTO I
- Ouverture
- Popoli che dolenti della sorte
- Amorosi vassalli
- Misero Admeto, Povera Alceste
- Popoli di Tessaglia
- Io non chiedo, eterni Dei
- Non si perda, oh miei fidi
- Dilegua il nero turbine
- Nume, eterno, immortal
- I tuoi prieghi, oh Regina
- Il Re morrà
- Ove son,che ascoltai!
- Ombre, larve, compagne di morte!
- Ah, t'affretta, oh Regina
- E non s'offerse alcuno?
- Chi serve e chi regna
- ATTO II
- Ferma. Perché abbandoni
- Parto, ma senti!
- Partì, sola restai
- Chi mi parla? Che rispondo?
- Dunque vieni
- Non vi turbate, no
- Dal lieto soggiorno
- Or che morte
- Da qual letargo
- Ah perhé con quelle lacrime
- senti, io comprendo
- No, crudel, non posso vivere
- Oh tenerezza! Oh amore
- oh, come rapida
- Vesta, tu che fosti e sei
- Oh casto, oh caro nuzial mio letto
- Regina, ecco i tuoi figli
- Ah, mia diletta...
- Ah, per questo già stanco mio core
- ATTO III
- Misero! E che farò!
- In quale abisso
- Sposo, Admeto, idol mio
- Cari figli, ah! Non piangete
- Ma qual suono di voci tremende
- Figli, addio!
- Piangi, oh, patria, oh Tessaglia
- Lasciatemi, crudeli
- Admeto, in cielo ancora
- Regna a noi!