Dall’incipit del libro:
Occorrendomi venire per queste parti mi sembra spediente di chiarire chi sia, e come e perchè io mi movessi da casa. Io sono il piovano Arlotto Mainardi, e nacqui in Firenze il giovedì di Berlingaccio del 1396 dove parimente senza il mio consenso mi toccò a morire il 27 febbraio 1484; alcuni scrivono nel 1483; ma ciò non è vero, e me lo potete credere perchè, ecco, io mi ci trovai presente. Mio padre si chiamò Giovanni, e fu per tutto il tempo della sua vita scannato più di san Quintino, il quale, come sapete, suonava a messa co’ tegoli, onde al povero uomo accadde di sdrucciolare nelle Stinche più spesso, che le palle di biliardo non entrano nelle buche. Non pertanto io mi ebbi parente l’Arcivescovo santo Antonino, che fu santo davvero, imperciocchè ci hanno i veri santi nella medesima guisa, che ai giorni nostri troviamo le verità vere, e le verità, che non sono vere.
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