Dall’incipit del libro:

[Quali siano stati universalmente i princípi di qualunque cittá, e quale fusse quello di Roma.]
Nel primo Discorso è vera la distinzione che tutte le cittá sono edificate o da forestieri o da uomini nativi del luogo, ed in questo secondo membro cade Vinegia ed Atene; cadeci ancora Roma, ma diversamente da Atene e da Vinegia, perché queste furono edificate dagli incoli per necessitá di avere o uno ricetto sicuro o uno reggimento commune, ma Roma, sanza alcuna di queste necessitá, fu piú presto edificata come colonia di Alba, cioè da uomini o albani o sudditi allo imperio di Alba, per amore di quelli luoghi dove erano nutriti, o per ambizione di reggersi per sé stessi; né può Roma per rispetto di Enea applicarsi al membro de’ forestieri, perché è uno cercare le origine troppo da lontano, le quali non s’hanno a referire a’ primi antecessori di chi ha edificato.

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titolo:
Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio
titolo per ordinamento:
Considerazioni intorno ai Discorsi del Machiavelli sopra la prima Deca di Tito Livio
autore:
opera di riferimento:
Opere / Francesco Guicciardini. Comprende: VIII: Scritti politici e Ricordi a cura di Roberto Palmarocchi Collezione: Scrittori d'Italia G. Laterza Editore, Bari, 1933
cura:
Roberto Palmarocchi
licenza:

data pubblicazione:
14 giugno 2000
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Alberto Barberi
revisione:
Marina De Stasio, marinads@tiscalinet.it