Si ringrazia Carlo Sintini, proprietario dell’opera originale, di aver collaborato alla sua riproduzione e diffusione.
Dall’incipit del libro:
Quando ingegni chiari diffondono all’intorno coll’esempio delle loro opere una luce sfolgorante, questa illumina anche alcuni che vissuti in altri tempi poco o nulla degno di osservazione avrebbero saputo fare. L’Anonimo quattrocentista che effigiò questa Madonna potrebbe paragonarsi ad un corpo irregolare e opaco sul quale piova un vivo raggio del sole: ne riflette parte, ma torbida e direi quasi a sbalzi. Così in questo dipinto tu vedi un concetto simile a quelli che tanto ti scendono all’anima nel Ghirlandaio, nel Lippi, ed in quei sommi che a sì alto punto portarono l’ispirata pittura e scultura cristiana; e non pertanto la imitazione senza criterio e senza genio si fa palese a prima vista. Ed infatti cos’è quella specie di padiglione alle spalle di nostra Donna? ove termina in basso? a quale oggetto?


