Questo volume di Gentile, pubblicato nel 1928, come esordio della collana Biblioteca di Cultura Politica, emanazione dell’Istituto Nazionale Fascista di Cultura – inaugurato nel 1925 e che era diventato pienamente operativo in quell’anno –, contiene articoli, saggi, discorsi riguardanti un numero svariato di temi, scritti in tempi diversi, ma comunque che hanno come punto centrale la cultura nella società. Nel ultimi scritti della raccolta vengono trattati i problemi della religiosità in Italia e l’annoso problema, in connessione con quello citato prima, della Questione Romana.

Il primo saggio ha come tema la cultura nella sua stessa definizione, e la sua unitarietà. Secondo il Gentile, non solo la cultura fa l’uomo colto, ma fa l’uomo. Viene inoltre fatta dall’autore, al fine di meglio specificare il concetto di cultura come da lui intesa, una disamina e distinzione fra scienza, coscienza, erudizione e cultura.

Nel saggio successivo viene trattato il rapporto fra cultura e lavoro. Qui Gentile accoglie il concetto di lavoro come un valore e non, come attualmente ritenuto, mera merce suscettibile di compravendita. Concetto che sarà accolto nella Costituzione repubblicana del 1946.

Fra i testi inseriti in questa collezione figurano anche un il discorso inaugurale di questo istituto, nel quale fa una disamina ed una critica dei partiti dell’epoca, e sui propositi che questo Istituto si prefiggeva di raggiungere.

Non mancano scritti sulla educazione scolastica. Egli punta il dito sul quello che lui chiama agnosticismo. La scuola, secondo lui non può e non deve essere “laica” o “scuola neutra”, ma deve anche formare la personalità. Agnosticismo è per Gentile la sospensione del giudizio per una parte o per l’altra.

Come appena accennato i saggi finali trattano invece del problema religioso in Italia. Nei primi vengono trattati i vari problemi sulla presunta irresolubilità della Questione Romana. In questi scritti ed in un altro a sostegno del filosofo Giordano Bruno (il pensiero di questo autore è sempre stato ritenuto dalla Chiesa, anche in tempi più recenti, in contrasto con la dottrina cristiana), esprime una posizione non troppo favorevole a questa istituzione.

Complessivamente ritengo che ci siano spunti interessanti di riflessione.

Sinossi a cura di Piero Giuseppe Perduca

Dall’incipit della Premessa:

Se per cultura s’intende semplicemente il complesso non dico delle cognizioni, ma degli abiti mentali che si sviluppano con l’acquisto delle cognizioni e che rendono possibile l’acquisto ulteriore, più spedito e più vasto, di altre cognizioni, si converrà facilmente che è questa cultura appunto che fa l’uomo colto. Ma, a ben riflettere, questa cultura non fa soltanto l’uomo colto, bensì anche l’uomo. Giacchè, è troppo chiaro, l’uomo è davvero uomo, che solo tra tutti gli esseri naturali si distingue dal complesso della natura e dice perciò di esser lui, in quanto ha coscienza di essere, e però di esistere e di agire.
Coscienza, che non si può più considerare come qualche cosa di naturale, ossia di dato come primitivo; perchè ciò che naturalmente si è o si fa, può essere soltanto oggetto di coscienza: la quale perciò importa un’attività nuova e superiore, che c’è in quanto si spiega e si afferma. Una pietra è una pietra, ma non sa di essere pietra; e nè anche l’animale, per quanto senta e istintivamente operi in modo perfettamente razionale, sa di essere un animale, nè è consapevole della logica del suo istinto.

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titolo:
Fascismo e cultura
titolo per ordinamento:
Fascismo e cultura
descrizione breve:
In questa raccolta di saggi pubblicata nel 1928 Gentile pone l’attenzione su vari temi: la necessità di chiarire cosa sia cultura; le differenze tra scienza, coscienza, erudizione e cultura; la relazione tra cultura e lavoro; il ruolo della scuola...
autore:
opera di riferimento:
Fascismo e cultura / Giovanni Gentile. - Milano : F.lli Treves, 1928. - 205 p. ; 21 cm.
licenza:

data pubblicazione:
21 febbraio 2024
opera elenco:
F
soggetto BISAC:
STORIA / Generale
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Piero Giuseppe Perduca, lcevgi@libero.it
impaginazione:
Umberto Galerati, Umgaler@alice.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Claudia Pantanetti, liberabibliotecapgt@gmail.com
revisione:
Umberto Galerati, Umgaler@alice.it