Dall’incipit del libro:

Speranza mia,
cosa vi dirò che valga tutta la gratitudine e l’affetto che meritate? Se in alcuna circostanza io ho ambito di essere qualche cosa, e di possedere pregi per metterli a’ piedi d’una donna, è certamente in questa. Era naturale che io vi amassi pria di conoscervi. Voi avevate preso interesse al mio individuo, figuravate certamente nella mia immaginazione. Però la realtà m’ha beato e io mi sono sentito veramente felice, innalzato, d’aver potuto occupare un momento i pensieri di sì cara, sì gentile, sì generosa Signora. La promessa fattavi davanti la porta delle albergatrici è stata inconsiderata; alcunché, ch’io non posso confidare alla carta, ma che vi dirò quando io abbia il bene di avvicinarvi, può impedirmelo. In ogni modo, quando desiderate fare quel viaggio, scrivetemi e sarò certo dolentissimo se non potrò accompagnarvi. Nell’avvenire io sono fiero di appartenervi, ed illimitatamente; dunque io più felice sarò quanto più voi di me disporrete.

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titolo:
Lettere a Speranza von Schwartz
titolo per ordinamento:
Lettere a Speranza von Schwartz
autore:
opera di riferimento:
"Lettere a Speranza von Schwartz", di Giuseppe Garibaldi Passigli Editori, Firenze, 1982 Collana "Le lettere" n. 2
cura:
Natalia Aspesi
licenza:

data pubblicazione:
8 ottobre 2002
opera elenco:
L
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it
pubblicazione:
Marco Calvo, http://www.mclink.it/personal/MC3363/
revisione:
Stefano D'Urso, stefano.durso@mclink.it