Dall’incipit del libro:
Quasi ogni sabato, prima dei vespri, si udivano uscire, dal sottosuolo di una vecchia e sporca casa appartenente al mercante Petunnikof, le grida furiose di una donna, le quali si spandevano nello stretto cortile ingombro di ogni specie di tritume, e dove erano costruite le dispense e le tettoie in legno, ma il tutto così vecchio da reggersi appena in piedi.
– Fermati! fermati! ubbriacone! gridava una donna con voce da contralto.
– Lasciami! rispondeva una voce maschile da tenore.
– No, non ti lascerò… non ti lascerò… assassino!
– Sì, che mi lascerai!
– Uccidimi… ma non lascerò.
Traduzione di Eugenio Wenceslao Foulques.


