Dall’incipit del libro:
Mentre l’Italia sotto la tirannide dell’ultimo Berengario e di Adalberto suo figliuolo gemeva, gl’Italiani ridotti nell’ultime miserie, pensarono di ricorrere ai soccorsi di Ottone figliuolo d’Errico Re di Germania, il quale avendo domati i Sassoni ed i Schiavoni, aveasi per le sue gloriose gesta acquistata fama non minore di quella di Carlo M., e s’era renduto per tutta Europa celebre e rinomato. Accelerò l’invito Adelaide vedova di Lotario, la quale possedendo la città di Pavia assegnata a lei per dote dal marito Lotario; ed essendo ancor giovane e d’avvenenti maniere, fu fatta dimandare da Berengario per isposa di suo figliuolo Adelberto: ma ricusando ella lo sposo, sopra il suo rifiuto, Berengario la assediò in Pavia, la prese e la mandò prigione nel castello di Garda: ella ebbe talento di fuggirsene, ed implorò il soccorso del Re Ottone, offerendogli di prenderselo in isposo e di cedergli le sue ragioni sopra il Regno d’Italia. Adelaide, Porfirogenito, Luitprando ed altri comunemente la riputano figliuola di Berta e di Rodolfo Re della Borgogna; ma Lione Ostiense dice esser discesa da’ Proceri della Toscana, ed il nostro Anonimo Salernitano la fa sorella di Gisulfo Principe di Salerno: checchè ne sia, Ottone, a cui non erano ignote le sue virtù ed avvenenza, tosto venne in suo soccorso, calò in Italia con potente esercito, la liberò dall’oppressione di Berengario, ed invaghitosi della di lei grazia e venustà , la sposò in moglie, e seco in Alemagna la condusse, lasciando Corrado Duca di Lorena a perseguitar Berengario e suo figliuolo, i quali furon costretti ad andare a ritrovar Ottone in Alemagna e sottomettersi alla sua volontà .

