Gerhart Hauptmann nacque a Obersalzbrunn, una stazione di cura in Slesia, il 15 novembre1862, figlio di un modesto albergatore e nipote di un tessitore, famiglia seguace del pietismo.
Fu prevalentemente autodidatta avendo iniziato giovanissimo a lavorare come bracciante agricolo. Si recò a Breslan a studiare scultura, si recò poi a Jena a studiare scienze naturali al seguito di un fratello maggiore Carl, che più tardi seguirà invece il fratello Gerhart sulla via letteraria. Si imbarcò quindi ad Amburgo su una nave mercantile, viaggiò a lungo per l’Italia e aprì a Roma uno studio di scultura. Colpito da febbri malariche fece ritorno in Germania.
Nel maggio del 1885 sposò Marie Thienemann, di famiglia benestante e le cui due sorelle avevano sposato altrettanti fratelli di Gerhart. Ma i momenti difficili non erano terminati. Persero in rapida successione i tre figli nati dal loro matrimonio e un tracollo finanziario della banca alla quale avevano affidato le loro risorse portò Gerardt e la moglie nuovamente in povertà. Questa volta il momento finanziariamente difficile non durò molto poichè godettero di un’eredità insperata da parte di un lontano parente di Marie.
La sua prima esperienza letteraria fu nel 1885 con il poema (più propriamente raccolta di pensieri) La sorte dei Prometidi che Hauptmann stesso ripudiò e ritirò dalla circolazione.
La produzione teatrale ha inizio con il dramma sociale Prima del levare del sole (anche “Prima dell’aurora”) nel quale l’influenza di Zola è chiaramente percepibile, come si sente anche l’influenza tolstoiana avendo la stessa apertura di La potenza delle tenebre; la prima avvenne il 24 ottobre 1889 al teatro Klessing di Berlino per conto della società della “libera scena” (Freie Bühne) diretta da Otto Brahm.
Destò molto scandalo ed ebbe pochi sostenitori, tra cui l’anziano Theodor Fontane che ne comprese la portata innovativa per la letteratura teatrale tedesca. Seguirono Friedenfest (La festa della riconciliazione) (con chiare influenze ibseniane), Einsame Menschen (Anime solitarie) dove viene affrontato il peso della tradizione morale nei rapporti familiari che risulta di ostacolo per il libero sviluppo dell’individuo; dopo qualche mese il dramma I tessitori lo consacrò come autore acclamato.
Dopo questo successo la sua attività prosegue ininterrotta con anche alcuni notevoli insuccessi. Citiamo tra i lavori più notevoli: Il collega Crampton, La pelliccia di castoro, L’ascensione al cielo di Hannele, Florian Geyer (dove viene nuovamente affrontato il dramma delle masse impegnate in un processo rivoluzionario), La campana sommersa (dramma simbolista che fu il successo di pubblico), Il vetturale Henschel (dramma naturalista), Il povero Enrico, Rosa Bernd, Griselda.
Considerato lo scrittore tedesco per eccellenza sia nell’età guglielmina che durante la repubblica di Weimar, nel 1912 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura e nel 1942 il Goethe Preis.
Morì ad Agnetendorf il 6 giugno 1946 ed è sepolto nel chiostro dell’isola di Hiddensee, nel Mar Baltico.
Fonti:
- G. De Lollis: Gerhardt Hauptmann e l’opera letteraria sua. Firenze 1899.
- R. Paoli: Il folle in Cristo, in AA.VV. Il romanzo tedesco del 900. Torino 1973.
- Paolo Chiarini: Gerhardt Hauptmann. Roma 1960.
- Clementina di san Lazzaro: Gerhardt Hauptmann e i suoi drammi. Bologna rocca san Casciano 1934.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- I tessitori
Dramma in cinque atti
Dramma dal contenuto politico-sociale che ha per tema centrale la rivolta slesiana dei tessitori di fustagno a Kaschbach, Langenbielau e Peterswaldau del 1844, che già ispirò una nota poesia di Heine.