Si ringrazia la casa editrice “In Fonte”, che ha concesso l’utilizzo del testo.
Dall’incipit del libro:
L’Italia e le Isole Ionie: tra queste due terre c’è un collegamento di storia e di cultura che parte dal tredicesimo secolo con la conquista delle isole da parte della Serenissima; con il tempo queste isole assunsero un’identità particolare, che vide la lingua italiana coesistere con la greca. Oggi ricordiamo queste isole nell’ambito della storia della letteratura italiana per sottolineare le origini greche di Ugo Foscolo, ma in questo modo trascuriamo una cultura che per secoli ha prodotto uomini di lettere significativi e opere importanti. Tra i primi Niccolò Delviniotti1, la cui vita è legata con l’isola nativa di Corfù e con l’Italia, dove studiò; fece amicizia con molti isolani presenti in Italia intorno al 1800, come Andrea Mustoxidi, Mario Pieri, Spiridione Petrettini ed altri; gli scritti che gli dedicò Niccolò Tommaseo sollevarono l’interesse di Carducci per lo scrittore di Corfù.

