Joseph HergesheimerJoseph Hergesheimer nacque a Filadelfia il 15 febbraio 1880. Di famiglia e di educazione quacchera, trascorse un’infanzia gravata da problemi di salute che ostacolarono un suo regolare corso di studi. In pratica si limitò a frequentare per tre anni la Germantown Friends School, gestita appunto dai quaccheri. Hergesheimer studiò poi pittura all’Accademia di belle arti di Pennsylvania.

La morte di un nonno, quando lui aveva 21 anni, gli consentì di usufruire di un’eredità con la quale visse a Venezia facendo il pittore. Esaurite le risorse economiche fece ritorno negli Stati Uniti. A questo punto scoprì che la sua vera vocazione era la letteratura; trasferitosi in Virginia per poi stabilirsi a West Chester in Pennsylvania dal 1899, dove trascorse gran parte della sua vita, si dedicò dunque alla narrativa, divenendo un importante e popolare romanziere dopo aver affrontato un inizio difficile nella sua carriera di scrittore: solo nel 1913 riuscì a vendere un suo racconto al «Saturday Evening Post»; del 1914 è il suo primo romanzo pubblicato, The Lay Anthony, ma il successo venne in particolare per le opere pubblicate durante gli anni venti, periodo del quale Hergesheimer fu un osservatore attento e stimato.

A West Center conobbe Dorothy Hemphill che divenne sua moglie nel 1907. La loro casa era una dimora settecentesca, Dower House, che modernizzarono con l’intervento dell’architetto R. Bognard Okie. Nel libro del 1926 From an Old House, Hergesheimer descrive le vicissitudini e il susseguirsi dei miglioramenti di questa sua storica abitazione. Dower House divenne così anche sede di intrattenimento per scrittori, letterati e intellettuali tra i quali F. Scott Fitgerald, Dorothy Parker e l’illustratore N. C. Wieth che di Hergesheimer fu grande amico.

Profonda anche l’amicizia con la scrittrice Emily Tapscott Clark (1890 circa-1953), redattrice e fondatrice della rivista letteraria di Richmond «The Reviewer». L’attività di questa scrittrice fu importante per lo sviluppo della letteratura del sud degli Stati Uniti, contribuendo al superamento delle narrazioni sentimentali sul vecchio Sud. Negli anni sessanta del secolo scorso l’interessante epistolario tra Hergesheimer e Emily Clark fu dato alle stampe più di una volta.

Dei primi romanzi di carattere storico si ricordano The Three Black Pennys (1917), la storia di una famiglia ricca e proprietaria di miniere attraverso tre generazioni di esperti siderurgici nella quale ricompare, con le medesime caratteristiche, un ribelle alle convenzioni sociali; di una tematica impegnata si tratta in Java Head (1919) dove una principessa manciuriana vive la sua drammatica storia di giovane sposa nella storica cittadina di Salem nel 1700.

Della produzione narrativa degli anni venti che oggi dovrebbe leggersi come uno studio sociologico dei gusti e dei costumi dell’“età del jazz”, entrata nella storia del mito americano attraverso i romanzi di F. S. Fitzgerald e James Branch Cabell, riservano piacevoli sorprese Linda Condon (1919), Cytherea (1922) e Balisand (1924) nei quali si narra di donne bellissime – si tratta delle prime “maschiette” con capelli corti e ardite permanenti, costumi sessuali di grande libertà – che affrontano i tempi del proibizionismo, vivono in case elegantissime, sfoggiano favolosi gioielli. Lui stesso ebbe a definire il proprio stile descrittivo e ridondante “estetismo”. Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald è l’esempio più solido e duraturo di romanzo che si rifà a questo stile.

Un sondaggio del 1922 promosso da «Literary Digest» collocò Hergesheimer al primo posto tra gli scrittori americani più importanti dell’epoca. In Babbitt, romanzo di Sinclair Lewis, il protagonista legge e cita ampiamente Three Black Pennys. Diverso nel tono, serio e impegnato come richiedevano i tempi mutati, è The Party Dress (1930), che descrive il mondo degli appassionati di golf, i loro circoli sofisticati, le case lussuose, le donne svagate e bellissime, salvate dalla saggezza di ricchi maschi innamorati. Tuttavia Hergesheimer faticò parecchio ad adeguarsi al radicale cambiamento dei gusti sopraggiunto negli anni trenta durante i quali critica e pubblico presero a prediligere uno stile più conciso e aggressivo.

Critici come A. Kazin e W. Follett espressero giudizi contrastanti su Hergesheimer, il primo per marcare l’eccesso di passionalità, l’esuberanza dello stile, il secondo per sottolineare il distacco ironico, aristocratico con il quale Hergesheimer presenta ambienti e personaggi in uno stile “non americano” che rivela la peculiarità della sua formazione. Un buon esempio di questi giudizi si può verificare nei due romanzi brevi The Bright Shawl (1922) e Tropical Winter (1933), entrambi disponibili in traduzione italiana con i titoli Lo scialle di Manilla (1933) e Oppio di contrabbando (1935). John Drinkwater scrisse che Hergesheimer capisce le donne meglio di qualunque altro scrittore vivente.

Nella seconda metà degli anni trenta i suoi lavori persero quasi completamente il consenso sia della critica che del pubblico. Il suo ultimo romanzo, The Foolscap Rose, è del 1934. I suoi editori persero completamente l’interesse per i suoi lavori. Scrisse anche racconti e schizzi biografici ma nei due decenni che precedettero la sua morte pubblicò molto poco. Non si può mettere in dubbio tuttavia che la sua scrittura possiede, almeno a tratti, una notevole capacità di suggestione. Quando nel 1962 gli fu chiesto quale fosse il suo romanzo americano preferito, Samuel Beckett rispose: “Uno dei migliori che abbia mai letto è Java Head di Hergesheimer”. Numerose le trasposizioni cinematografiche, durante l’epoca del muto, di sue opere.

Nel 1945 Hergesheimer e la moglie si trasferirono a Stone Harbor in New Jersey; qui lo scrittore morì il 25 aprile 1954 a Sea Isle City sempre in New Jersey. Fu sepolto nel cimitero di Oackland a West Chester, dove aveva trascorso la maggior parte della sua vita da adulto.

Fonti:

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Lo scialle di Manilla
    Romanzo
    La storia prende le mosse dalla vicenda di un giovane, reduce dalla Prima Guerra Mondiale, e di suo zio, che fatica a comprendere la disillusione delle giovani generazioni in seguito al conflitto. Le loro diverse visioni del mondo e le ideologie contrastanti di gioventù e vecchiaia costituiscono il fulcro della narrazione.
 
autore:
Joseph Hergesheimer
ordinamento:
Hergesheimer, Joseph
elenco:
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