Panzana

Dall’incipit del libro:

Verseggiando a meraviglia ed anche poetando stupendamente, si può spropositare in politica, anzi non capirne un acca. Gli esempli abbondano. Fra i contemporanei il più splendido ed ovvio è quello del besanzonese Vittor Hugo, il quale divulgò un volume di giambi archilochei contro la Maestà di Napoleone III, tanto belli ed ingiusti che, resi inoffensivi dalla esagerazione stessa, venivan declamati per ischerzo ed isvago ed ispasso ed iscapricciamento dalla Imperatrice Eugenia e dagl’intimi della corte, durante le prosperità del magnanimo alleato nostro e benefattore. Jacopo Sannazzaro ci offre un’altra istanza più remota di valore epigrammatico unito ad insipienza politica. A credergli, i patroni e gli amici suoi sarebbero stati tanti valentuomini e galantuomini; chi poi loro li avversava, chi gli o loro noceva, dappoco e furfante.

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titolo:
L'impietratrice
sottotitolo:
Panzana
titolo per ordinamento:
impietratrice (L')
autore:
opera di riferimento:
L'impietratrice : panzana di Vittorio Imbriani; postfazione di Giovanni Pacchiano; Biblioteca del Minotauro 44; Serra e Riva Editori; Milano 1983
licenza:

data pubblicazione:
23 marzo 2004
opera elenco:
I
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Giuseppe Landolfi Petrone, tnukla@tin.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Alberto Barberi, collaborare@liberliber.it
revisione:
Paola Baratter, paola.baratter@tin.it
traduzione:
Giovanni Pacchiano