Jens Peter JacobsenJens Peter Jacobsen nacque nella cittadina di Thisted, nel Tyland, nel Jylland settentrionale, il 7 aprile 1847, primo di cinque fratelli, da agiata famiglia; il padre, Christen, era un commerciante all’ingrosso e armatore.

Dopo aver frequentato un istituto tecnico, proseguì gli studi a Copenaghen, dove, all’Università, approfondì ed estese le sue precoci conoscenze di botanica. Nell’estate 1870 esplorò le isolette di Anholt e Läsö nel Kattegat, ne riportò un ricco erbario (conservato all’Orto Botanico della capitale), e consegnò il risultato delle sue osservazioni in un inventario (Fortegnelse over de paa Laesö og Anholt i 1870 fundne Planter) pubblicato nella «Botanisk Tidsskrift» del 1879-80.

L’apice della sua attività di botanico è l’Aperçu systématique sur les Desmidiacées du Danemark che fu in pratica la sua tesi di laurea; premiato dall’Università di Copenaghen, fu pubblicato nel 1874 nella già citata «Botanisk Tidsskrift». Scritto in francese, rimane un modello di memoria scientifica e fornì un contributo notevolissimo alla conoscenza delle alghe inferiori.

All’interesse esplorativo e di ricerca in senso stretto, si univa in Jacobsen la passione per le idee: in primo luogo ovviamente per quelle più attinenti al suo lavoro, e nelle quali si inquadravano le sue ricerche. Fu così che si entusiasmò per le idee di Darwin (tradusse in danese L’origine della specie nel 1872 e L’origine dell’uomo nel 1875) e le tematiche dell’evoluzionismo furono argomento per numerosi articoli, raccolti poi nel 1893 nel volume Darwin. Cominciò anche un’esposizione generale della flora danica (Danmarks Planteverden); ma non proseguì perché proprio allora avvenne una duplice svolta nella sua vita.

La memoria sulle Desmidiacee porta la data: Copenaghen 30 novembre 1872 (e il motto: Some err in staying, more in going, / but going may lead to the truth). Ora, proprio quello stesso anno veniva pubblicata la sua novella Mogens che rappresentava una novità nella narrativa danese grazie al tentativo di generare dall’interno gli stati d’animo e che sarà poi uno degli aspetti salienti dell’Impressionismo, con una vegetazione palpitante di vita umana e una natura trasformata in un mondo di forze libere e ininterrotte.

L’anno seguente Jacobsen cominciò a lavorare alla Maria Grubbe e il 1 luglio partì, insieme ad amici, per un viaggio che lo portò per la prima volta in Italia, dopo aver visitato Germania e Austria. A Firenze ebbe il primo segnale della tubercolosi che lo aveva colpito. Con molta attenzione riuscì a protrarre la sua esistenza al di là delle previsioni mediche, vivendo la maggior parte del tempo nella nativa Thisted, con alcuni soggiorni nella capitale e trascorrendo gli inverni in climi più miti: quello 1877/78 a Montreux, il seguente soprattutto a Roma, dove incontrò Ibsen.

Maria Grubbe, – che è personaggio storico della corte danese del sec. XVIII – pubblicato il dicembre 1876, colpì per la sua intuitività e la maniera di tratteggiare i suoi personaggi, di ceti sociali diversi ma così vivi, e per le novità già “naturalistiche” introdotte in Danimarca dalle lezioni di Giorgio Brandes, mantenendo tuttavia sfumature tardo-romantiche. Attraverso il degrado sociale la protagonista trova alfine una serenità sessuale e spirituale, al di fuori di Dio, delineandosi nettamente come creatura “naturale” che segue i suoi istinti e trova felicità separandosi dal suo “rango” e dalla sua vita precedente.

Nello stesso tempo Jacobsen lavorava al Niels Lyhne, largamente autobiografico, e molto attuale nonostante la fittizia retrodatazione 1830-1864; meglio costruito e stilisticamente più omogeneo rispetto a Maria Grubbe. Con questo testo Jacobsen definisce in pratica il proprio codice dell’ateo e del libero pensatore, con una dichiarazione di totale sfiducia nel valori comuni – bontà, saggezza, giustizia –, e ponendo come meta il raggiungimento di se stessi attraverso la propria coscienza. La sua continua oscillazione tra infinito e indefinito, tra razionale e irrazionale tra ateo e religioso è definita da lui stesso “tra il microscopio e la lira”.

Progettava di scrivere, dopo Niels Lyhne un romanzo su Cola di Rienzo, un altro sui Borgia e infine uno ambientato nella Danimarca intorno alla metà del Settecento, al tempo del religioso e bigotto Cristiano VI (1736-46) e del suo allegro e libertino figliolo Federico V (1746-66).
Ma le forze bastarono a Jacobsen soltanto per scrivere Qui dovrebbero esserci state delle rose, La peste a Bergamo e La Signora Fönss, tre delle sue migliori novelle tutte scritte nel 1882. Compose anche alcune poesie e ne rimaneggiò altre che aveva scritte in gioventù ispirate da tematiche romantiche risalenti agli anni 1866-1869.

Come esempio riportiamo Nel giardino del Serraglio, dove la natura dei Romantici è coniugata con una atmosfera di esotismo orientale che, in quel periodo, era particolarmente di moda.

Le rose piegano pesante il capo
di profumo e rugiada.

I pini oscillano silenti e languidi
nell’aria pesa.

I fonti rotolan l’argento greve
lenti e assonnati.

I minareti indicano il cielo
della fè turca.

La mezzaluna si riflette calma
nel calmo azzurro

e bacia il popolo di rose e gigli
e i fiorellini tutti
nel giardin del Serraglio
nel giardin del Serraglio.

La sua opera poetica è radunata in due raccolte: Hervert Sperring e En Cactus Springer ud e venne pubblicata postuma nel 1886. Dello stesso periodo di queste poesie è il ciclo dei componimenti Gurresange (I canti di Gurre) incentrati sul re Valdemaro I e la sua amante Tove al castello di Gurre. Le tecniche nuove e il moderno sentire indussero Schönberg e mettere in musica questi componimenti nel 1901.

Jacobsen morì a Thisted il 30 aprile 1885.

Fonti:

  • V. Santoli, Nota; in Jacobsen, Romanzi e Novelle. Firenze 1957.
  • A. Gustafson, Six Scandinavian Novelist. New York-Minneapolis 1967.
  • C. Magris, Le monete della vita, introduzione a Niels Lyhne, Milano 1980.
  • M. Kjøller Ritzu, L’alchimia della parola. I racconti di Jens Peter Jacobsen. Messina-Firenze 1982.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Mogens e altre novelle
    Raccolta di preziose novelle nelle quali lo scrittore danese racconta il connubio armonioso tra istinto e ragione, tra anima e corpo secondo le leggi naturali.
 
autore:
Jens Peter Jacobsen
ordinamento:
Jacobsen, Jens Peter
elenco:
J