Charles Leopold Louandre nacque ad Abbeville, cittadina situata nel dipartimento della Somme oggi nella regione Hauts-de-France, il 15 maggio 1812. Suo padre era lo storico François César Louandre curatore degli Archivi di Abbeville.

Giovanissimo si trasferì a Parigi per studiare, e si laureò in lettere. Collaborò a varie riviste e pubblicazioni dell’epoca prima di entrare nel 1842 nella “Revue des deux Mondes”, dove rimase fino al 1854. Interessato alla storia contemporanea e all’archeologia, i suoi articoli, talvolta scritti in collaborazione con Charles Labitte, e pubblicati sia in questa rivista che nella “Revue de Paris”, contribuirono alla sua notorietà.

Dopo aver lasciato queste due riviste, pubblicò con Charpentier, sulla rivista “Le Magasin de Librairie”, opere storiche di erudizione sull’alimentazione pubblica sotto l’Ancien Régime, sulla nobiltà, sull’origine della regalità, ecc. Nel 1855 divenne redattore del “General Journal of Public Instruction” e del “Journal des Teachers”.

Fece anche parte del Comité des travaux historiques et scientifiques dal 1876 al 1882, cioè fino alla morte. Si unì al gruppo di studiosi, composto tra gli altri da Félix Bourquelot e Ludovic Lalanne, che coadiuvò Augustin Thierry, divenuto cieco e paralitico, a finire di scrivere la Collection des monuments de l’histoire du Tiers-État. Quando Thierry morì nel 1856, continuò e portò a termine questo compito con Bourquelot. Con quest’ultimo, Louandre collaborò alla stesura di Literary France, che Quérard aveva abbandonato con il secondo volume. Insieme scrissero i volumi II, III e IV. Bourquelot porterà poi a compimento i volumi V e VI insieme ad Alfred Maury.

Morì il 31 luglio 1882 ad Abbeville ed è sepolto accanto a suo padre nel cimitero di Chapelle d’Abbeville.

Tra i suoi numerosi scritti ha particolare rilievo La Sorcellerie, ancora oggi ristampata e disponibile in commercio, ma mai tradotta in italiano. Il suddetto testo si trova ad essere un poco deficitario nell’indicazione delle fonti, per cui chi lo cita, spesso lamenta questo fatto che lo rende meno attendibile, e si trova lui stesso a essere indicato dagli studiosi come privo di riscontri. Per esempio trovo in Murdering Animals di P. Beirne questa riflessione:

«Evans afferma che un cane fu perseguito nella Scozia del XVI secolo. Ma l’unica autorità che fornisce per questo caso è un riferimento a un saggio del 1854 di Charles Louandre, uno storico francese della stregoneria e dell’occulto; ma Louandre aveva affermato semplicemente che “nel sedicesimo secolo, un cane [stregone] demoniaco fu bruciato in Scozia”. Louandre non ha tuttavia fornito alcuna documentazione per questa affermazione, neppure dicendo se la morte del cane fosse o meno il risultato di una sentenza giudiziaria formale.»

Louandre era anche molto attento al dibattito sulle correnti letterarie dell’epoca. Si discuteva, alla metà del secoolo XIX, su che ruolo avesse giocato il movimento romantico nella crescita della letteratura popolare, e se il romanticismo avesse favorito tale sviluppo. In “Revue des deux mondes” n. 2 del 1847 con il saggio Statistique littéraire de la production intellectuelle en France depuis quinze ans (che riprende un articolo precedente del 1845), in risposta a un critico che sul “Globe” aveva scritto

«I romantici, in tutta la sfacciataggine della giovinezza, in tutta l’orgogliosa sicurezza di un successo crescente, si vedono moltiplicati ogni giorno in tutti i formati»

Charles Louandre osservava che tutti i grandi poeti romantici,

«quelli che hanno abitato le vette della montagna mitologica, hanno capito che vogliono discendere, e li troviamo quasi tutti che tracciano i loro solchi negli umili campi della prosa».

Sfortunatamente, le loro produzioni più prosaiche non sono riuscite a mantenere gli elevati standard della loro poesia, si lamentava Louandre, poiché il mondo della narrativa incoraggiava invariabilmente gli autori a scrivere un bene commerciabile invece di un’opera d’arte. Il movimento visto in questo modo veniva esposto inevitabilmente alle accuse del neoclassicismo di svilire il mondo delle lettere consegnandolo agli umori di scrittori e lettori.

Fonti:

  • https://fr.wikipedia.org/wiki/Charles_Léopold_Louandre
  • J. Smith Allen: Popular French Romanticism: Authors, Readers, and Books in the Nineteenth Century. Syracuse University Press 1981.
  • P. Beirne: Murdering Animals: Writings on Theriocide, Homicide and Nonspeciesist Criminology. Palgrave Macmillan 2018.

Note biografiche a cura di Paolo Alberti

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • L’epopea degli animali
    Louandre, con una visione critica di stampo storico, mostra la collocazione dell’animale nel solco della cultura medievale, rendendo semplice capire tematiche che, pur potendo sembrare banalmente fantastiche o favolose, racchiudono invece lo sviluppo delle idee più diverse sulla natura.
 
autore:
Charles Louandre
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Louandre, Charles
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L