Dall’incipit del libro:
Io penso rabbrividendo allo schianto che avrà percosso le plebi orientali alla notizia della morte di Teodoro Herzl. Quante speranze grandi, quante gioie son morte con Lui! Con Lui per un momento pare addormentata tutta la vita d’Israele e tutte le forze dell’anima d’Israele. In quella tomba stanno le visioni della redenzione giudaica percosse, annientate. Con Teodoro Herzl non è morto un uomo; è cessata una energia della storia d’Israele. Qualche cosa in noi s’è infranto, disperatamente: la morte ha arrestato il corso del nostro rinnovamento.
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