Erich LudendorffErich Ludendorff nacque nel 1865 a Kruszewnia, una cittadina della Prussia orientale, ora appartenente alla Polonia, da una famiglia appartenente alla nobiltà degli Junker. Da bambino fu un brillante studente, soprattutto in matematica, ed intraprese la carriera militare facendo una rapida carriera. Prima della guerra, collaborò al piano Schlieffen di invasione del Belgio, e nelle prime fasi della guerra partecipò direttamente alla sua realizzazione, segnalandosi nella battaglia per la conquista di Liegi, che gli valse la più alta onorificenza prussiana: l’Ordine Pour le Mérite.

Divenne poi diretto collaboratore del comandante von Hindenburg sul fronte orientale, ed alla sua strategia i tedeschi devono la prima grande vittoria, quella di Tannenberg, sul fronte orientale, e quando Hindenburg venne chiamato al Comando Supremo, Ludendorff lo seguì, e influenzò profondamente le scelte strategiche dell’esercito tedesco: dalla guerra ad oltranza dei sottomarini, all’invasione della Romania, alla battaglia di Caporetto. Sua fu anche la decisione di organizzare il ritorno di Lenin a San Pietroburgo in un treno blindato che dalla Svizzera attraversò la Germania, e di finanziare i bolscevichi allo scopo di far uscire la Russia dalla guerra.

Costretto alle dimissioni pochi giorni prima dell’armistizio, fuggì in Svezia, dove nel 1919 scrisse le sue Memorie (I miei ricordi di guerra 1914-1918).

Dopo la guerra, partecipò con gruppi di estrema destra al tentativo di colpo di stato di Kapp del 1920 e si avvicinò ad Hitler, con cui condivideva le teorie antisemite, razziste, ed i programmi di espansione della Germania all’est (Drang nach Osten) e che lo coinvolse suo malgrado nel colpo di stato di Monaco del 1923: al processo che ne seguì, fu l’unico assolto. Alle elezioni del 1924 fu uno dei pochi eletti al Reichstag del partito nazista, e fu il candidato della destra estrema alle elezioni presidenziali del 1925, che videro la vittoria di Hindenburg. Negli ultimi anni della sua vita si allontanò dal nazismo e dalla politica, dedicandosi all’esoterismo, al’occultismo ed alla magia. Morì nel 1937.

Fonti:

Note biografiche a cura di Claudio Paganelli

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • I miei ricordi di guerra. Volume primo
    1914-1918
    Le memorie di Ludendorff, collaboratore diretto del Comandante supremo tedesco von Hindenburg, furono scritte in Svezia, quando l’autore scelse volontariamente l’esilio dopo le sue dimissioni, alla vigilia dell’armistizio. Egli descrive in dettaglio le operazioni militari, le decisioni strategiche e le dinamiche interne al comando tedesco. Il primo volume va dal 1914 al 1916, e vi si trova un accenno agli accordi della Triplice alleanza.
  • I miei ricordi di guerra. Volume secondo
    1914-1918
    Questo secondo volume delle memorie del generale Ludendorff vanno dal 1917 alla fine della guerra. Anche qui le citazioni relative all’Italia sono marginali, e pochissimo spazio è dedicato persino a Caporetto. Ma spazio è dato all’entrata in guerra, nel 1917, degli Stati Uniti, anche con un interessante citazione di un colloquio che coinvolse un diplomatico americano.
 
autore:
Erich Ludendorff
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Ludendorff, Erich
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L