La Rapsodia n.12, dedicata a Joseph Joachim, è una delle più complesse e delle più belle anche se non è spesso eseguita. È in do diesis minore ed è costruita attorno ad una molteplicità di temi che si alternano per tutta la durata del pezzo. Il primo tema è enunciato nelle prime 6 battute ed è caratterizzato da una proposta in do diesis minore, di carattere solenne e drammatico (btt. 1-3) e da una risposta positiva alla dominante sol diesis (btt. 3-6). Alla battuta 7 entra un nuovo tema, più vario e ornato tanto da assomigliare all’ingresso di un cantante sulla scena del teatro; esso è in tonalità di la maggiore, introdotta dagli accordi di 7° sul mi che la accostano alla tonalità di impianto, e termina sospeso su un II in 7° di do diesis che, tramite una cadenza strumentale (btt. 12-16) ritorna alla dominante del do diesis minore. Dalla battuta 17 alla 29 i due temi finora esposti vengono riproposti variati con l’aggiunta di alcune ornamentazioni quali trilli, gruppetti e rapide scale cromatiche che mimano le percussioni dell’orchestra. Alla battuta 34 termina sostanzialmente il primo episodio, il Lassan, e comincia una nuova sezione con differente agogica e nuovi temi che nel corso del brano si intrecceranno fino all’apoteosi finale. Da battuta 35 alla 109 inizia un nuovo episodio in mi maggiore, Allegro alla zingarese, che contrasta nettamente con la zona precedente.Il tema di questo episodio è caratterizzato dalla continua riproposizione di un breve inciso (btt 35-42) in mi maggiore a cui seguono 10 battute (btt. 42-52) di risposta che modulano di nuovo a do diesis minore. Da battuta 53 a battuta 87 il tema ora esposto viene variato due volte con sempre più ornamentazioni a decorarlo, accentuando il virtuosismo dell’esecutore. Alle battute 88 a 104 una piccola sezione di ponte ottenuta richiamando il gesto dell’introduzione (però in p) modula dolcemente a fa diesis maggiore creando una grande cadenza plagale per l’avvento della ripresa (anche se l’arrivo del do diesis minore può sembrare improvviso). Dalla battuta 105 alla 127 vi è una ripresa nuovamente variata di tutta la prima area tematica che confluisce direttamente a re bemolle maggiore in cui compare il quarto ed ultimo tema e da inizio alla Friska vera e propria, la sezione più vivace e allegra della rapsodia. Alle batt. 128-137 entra il tema della Friska vero e proprio in re bemolle maggiore accompagnato dalla sua ripetizione variata (btt. 139-155) e dalla ripetizione variata con doppie terze del piccolo ponte (btt. 156-186) che con una lunga cadenza porta alla stretta finale (btt. 189-290) che in un susseguirsi di abbellimenti che esaltano il virtuosismo dell’esecutore ripropongono tutti i temi della rapsodia, compreso il primo drammatico inciso e portano alla conclusione in re bemolle maggiore in ff.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapsodie_ungheresi
Dedica: Joseph Joachim
lista di esecuzione:
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