La Rapsodia n. 13 è in la minore e dedicata al conte Leo Festetic ed ha una durata di circa 7-8 minuti. È in tonalità di la minore che mantiene per quasi tutto il brano senza questa volta alternare minore e maggiore tra le danze come in molte altre rapsodie. La caratteristica peculiare di questo brano è l’insistenza dell’utilizzo della scala armonica che caratterizza il primo tema del Lassan (btt. 4-8) ripetuto con ogni sorta di abbellimento fino a battuta 25. Da qui entra il secondo tema che contrasta col primo ed è in la maggiore ed è esposto con insistenza fino a battuta 37. Dalla battuta 38 fino alla 100 i due temi si incrociano e si fondono creando un’unica amalgama che culmina nella lunga cadenza (btt. 83-84) a cui segue poi una coda in pp che da un’idea di dissoluzione e che termina la parte lenta ed espressiva della rapsodia. In questo pezzo la distinzione tra le due danze torna ad essere netta e fortemente contrastante sebbene entrambe mantengano la stessa tonalità. La Friska è anch’essa bitematica con un primo tema vario e guizzante alle batt. 101-124 ed un secondo tema più melodico alle batt- 125-147 a cui segue una coda in dominante (mi maggiore). Ciò che segue è una lunga cadenza che varia alcuni elementi dei due temi brevemente esposti e porta alla conclusione di bravura in la maggiore in ff. Di questa rapsodia esiste anche una rara registrazione di Ferruccio Busoni incisa su vinile nel 1922 e miracolosamente scampata all’incendio della Columbia.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapsodie_ungheresi
Dedica: conte Leó Festetics
lista di esecuzione:
formato MP3
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