La Rapsodia n.14 in fa minore è dedicata a Hans Von Bulow ed è la più corposa della raccolta, molto varia ed articolata con dei temi caratteristici, cara a Liszt tanto che ne fece una versione per pianoforte ed orchestra denominata Fantasia Ungherese. Il pezzo inizia con l’esposizione del tema caratteristico e monolitico in fa minore (btt. 1-28) lento e ad imitazione dell’orchestra in un corteo funebre. Appena terminata la lenta esposizione il medesimo tema viene riesposto in fa maggiore (btt. 29-80) e successivamente variato in forma più o meno elaborata fino alla brusca conclusione dell’episodio. Alla battuta 81 il tempo cambia da 4/4 a 2/4 e comincia un Allegretto in re maggiore che dura fino a battuta 125 e che costituisce la prima parte di un lungo episodio centrale su temi ungheresi e che è caratterizzato da atteggiamenti contrastanti: da btt. 81 a btt. 92 si alternano una proposta in re, dominante di sol, seguita da una risposta in sol maggiore poi, dopo una breve cadenza in cui si richiama il tema principale della rapsodia, un breve inciso Allegro termina questa prima esposizione e consente al ciclo di ripartire (btt. 93-96). Come da prassi nelle rapsodie di Liszt segue la ripetizione variata di quanto appena esposto e la conclusione in mi maggiore che è a sua volta dominante di la minore e ciò crea un clima di attesa e sospensione in vista della nuova sezione in arrivo (btt. 97-125). Dalla battuta 126 alla 200 c’è un lungo episodio in la minore in cui viene esposto e variato un altro tema, completamente nuovo e che sembra una logica conseguenza dell’episodio precedente solo per la tonalità; tale tema viene rotto solo una volta da un articolato inciso da battuta 145 a 160 che sostanzialmente riprende il gesto dell’episodio precedente, l’Allegretto, ma che fa per la prima volta echeggiare il tema della Friska che arriverà più avanti. Questa lunga sezione centrale termina con una progressione in crescendo che si conclude alla battuta 200 prima di un ultimo ritorno del tema iniziale in re bemolle maggiore (btt. 201-214) che con una lunga cadenza porta alla fine alla Friska vera e propria in fa maggiore, ultimo episodio della lunga rapsodia (btt. 215-fine) e che è condotta da una rielaborazione di alcuni frammenti tematici precedenti: l’Allegro Vivace delle battute 145-160 per la prima lunga frase (btt. 215-230) e l’Allegretto alla zingarese per la frase successiva (btt. 231-247). Alle battute 248-280 compare una rielaborazione anche dell’Allegretto che aveva iniziato l’episodio centrale ed a cui seguono ulteriori variazioni degli elementi tematici esposti alternandoli prima in f e poi in p fino alla stretta finale di bravura in cui si conclude la rapsodia.

Per riassumere la rapsodia 14 è strutturata così:

  • Primo Tema in fa minore e varie rielaborazioni –> episodio 1;
  • Allegretto con incisi rapidi e conrastanti che termina in mi maggiore; tema ungherese in la minore —> episodio 2;
  • Friska scaturita dall’elaborazione di tutto il materiale esposto fino a quel momento —> episodio 3 e conclusione.

Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapsodie_ungheresi

Dedica: Hans von Bülow
Arrangiata per pianoforte e orchestra come Fantasia ungherese, S. 123

lista di esecuzione:

Formato M3U

formato MP3


formato FLAC



album:
LISZT 15 HUNGARIAN RHAPSODIES. BRAILOWSKI
titolo:
Rapsodia ungherese n° 14 in Fa minore, S. 244/14
titolo per ordinamento:
Rapsodia ungherese n° 14 in Fa minore, S. 244/14
autore:
artista:
  • Brailowski, Alexander (ruolo: Pianista)
  • Liszt, Franz (ruolo: Compositore)
cura:
Marco Calvo, https://www.marcocalvo.it/
Dario Giannozzi
licenza:

data pubblicazione:
20 marzo 2018
etichetta:
RCA
anno di pubblicazione opera di riferimento:
1956
genere:
Musica classica
opera elenco:
R
tipo registrazione:
In studio analogica
pubblicazione:
Dario Giannozzi
revisione:
Dario Giannozzi