La Rapsodia n. 4 fu dedicata da Liszt al conte Casimir Esterhàzy e si distingue dalla precedente sia in carattere che in struttura. Ritroviamo qui i consueti tempi di lassan e friska in un brano dal sapore allegro e quasi “carnevalesco” (riconducibile in alcuni tratti alla Rapsodia n. 9 “Pesther carneval”). Il lassan si apre con un Quasi Adagio, altieramente dal tema subito riconoscibile (f e lento), che funge da elegante introduzione al subito seguente tema in ff, il quale si impone quasi prepotentemente con ritmo. Appena dopo torna il primo tema f, succeduto questa volta da dei lunghi arpeggi intervallati da graziosi trilli, poi interrotti da un accordo sf. Compare quindi un Andatino (sempre f) dall’aria scherzosa (secondo tema variato), decorato da trilli e rinforzato poco dopo (secondo tema), smorzandosi subito in un p leggiero chiuso elegantemente da due lunghe cadenze. L’Allegretto (friska) prende posto tranquillamente (in p) con un tema assai spiritoso composto da leggere ottave saltellanti. La friska è quindi un continuo crescendo pieno di fantasie e abbellimenti. Il tema raggiunge un f, un breve p e di nuovo il tema principale in f, per poi tramutarsi in un presto accompagnato da accordi sempre più marcati e decisi, fino a concludere in ff. La tecnica è paragonabile a quella della rapsodia n. 1, la durata è simile a quella della n. 3, ma di effetto decisamente più vivace.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapsodie_ungheresi
Dedica: conte Casimir Esterhàzy
lista di esecuzione:
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