La Rapsodia n. 7 (dedicata al barone Fery Orczy) è forse il brano della raccolta più complesso e intrecciato nella struttura, ma contemporaneamente uno dei più decorati e abbelliti. Il lassan e la friska in questa rapsodia sono meno distinguibili, ma individuabili nei due tempi del brano. Il lassan entra in Lento (f e marcato assai), ed ha un tema di carattere solenne circondato da vorticose biscrome e note di abbellimento. Lo stesso tema si sposta nel registro grave, rinvigorendosi ancor più e ripetendosi più abbondante (sempre energico e con ottave ad libitum). Il breve primo tempo, finendo, conduce automaticamente ad un Vivace (identificabile come friska), composto da due temi alternati. Il tema A (in p e crescendo) appare saltellante, ricco di accordi, semicrome e mordenti. Subito si ripete variato in diverse forme: prima festoso e martellato con robusti accordi in ff, poi con accordi doppi in mf dall’aspetto più giocoso e scherzoso. Il tutto si rinforza energicamente sempre più fino ad essere interrotto da due bruschi accordi (ff). Ecco quindi comparire il tema B (in p – scherzando), meno saltellante del precedente, ma certamente più brillante. Sviluppandosi (sempre in p), si abbellisce con graziose semicrome e si ripete quasi variato ancor più nascosto dalle fantasiose “cascatelle” di note, che volteggiando spengono il tema B con una cadenza. Quindi torna il tema A (in pp), che questa volta si trasforma in briose ottave (assai rapide), le quali rafforzano l’intero brano (in fff) e festosamente esplodono nel finale con accordi ribattuti e pesanti. La tecnica si presenta nella media delle altre rapsodie, anche se tra i pezzi della raccolta, la n. 7 non è rimasta particolarmente famosa.
Sinossi tratta da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Rapsodie_ungheresi
Dedica: barone Fery Orczy
lista di esecuzione:
formato MP3
formato FLAC