Con il patrocinio del Centro nazionale Studi Leopardiani

Dall’incipit del libro:

Era morta la lampa in Occidente,
E queto ’l fumo sopra i tetti e queta
De’ cani era la voce e de la gente:

Quand’i’ volto a cercare eccelsa meta,
Mi ritrova’ in mezzo a una gran landa,
Bella, che vinto è ’ngegno di poeta.

Spandeva suo chiaror per ogni banda
La sorella del sole, e fea d’argento
Gli arbori ch’a quel loco eran ghirlanda.

I rami folti gian cantando al vento,
E ’l mesto rosignol che sempre piagne
Diceva tra le frasche suo lamento.

Chiaro apparian da lungi le montagne,
E ’l suon d’un ruscelletto che correa
Empiea il ciel di dolcezza e le campagne.

Fiorita tutta la piaggia ridea,
E un’ombra vaga ne la valle bruna
Giù d’una collinetta discendea.

Sprezzando ira di gente e di fortuna,
Pel muto calle i’ gia da me diviso,
Cui vestia ’l lume della bianca luna.

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titolo:
Appressamento della morte
titolo per ordinamento:
Appressamento della morte
autore:
opera di riferimento:
"Appressamento della morte", di Giacomo Leopardi; collana 'Book Classici' n° 11; Book editore; Castel Maggiore (BO), 1998
cura:
Vincenzo Guarracino
licenza:

data pubblicazione:
17 novembre 2006
opera elenco:
A
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Alberto Barberi, collaborare@liberliber.it
revisione:
Andrea Pedrazzini, andreacarlo.pedrazzini@fastwebnet.it