Tratto dall’edizione del 1815.

Dall’incipit del libro:

Grande impresa disegno, arduo lavoro:
O Muse, voi dall’Eliconie cime
A me scendete, il vostro aiuto imploro:
Datemi vago stil, carme sublime:
Antica lite io canto, opre lontane,
La Battaglia dei topi e delle rane.

Sulle ginocchia ho le mie carte, or fate
Che nota a ogni mortal sia l’opra mia,
Che alla più lenta, alla più tarda etate
Salva pur giunga, e che di quanto fia
Che sulle carte a voi sacrate io scriva,
La fama sempre e la memoria viva.

I nati già dal suol vasti giganti,
Di que’ topi imitò la razza audace,
Da nobil fuoco accesi, ira spiranti
Vennero al campo, e se non è mendace
Il grido che tuttor va per la terra,
Questa l’origin fu di quella guerra.

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titolo:
La guerra dei topi e delle rane. Poema (1815)
titolo per ordinamento:
guerra dei topi e delle rane (La). Poema (1815)
autore:
opera di riferimento:
Giacomo Leopardi, "Tutte le opere" a cura di Walter Binni, con la collaborazione di Enrico Ghidetti Volume primo Sansoni editore 1989 sesta edizione (prima edizione 1969)
cura:
Walter Binni
licenza:

data pubblicazione:
27 ottobre 1999
opera elenco:
G
ISBN opera di riferimento:
88-383-0875-6
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Vittorio Volpi, volpi@galactica.it
pubblicazione:
Alberto Barberi
revisione:
Catia Righi, catia.righi@risorsei.it