D'Annunzio al vaglio della critica

Dall’incipit del libro:

O Tizio, ti confesso di avere un pessimo carattere: – tu e li altri intorno assentite, sorridendo: – comunque, mi compiace: – il vostro sorriso scompare dalle labra dove lo sostituisce una smorfia: – anzi, vi dirò, che, per differenziarmi dalla palude borghese che tenta invischiare tutta la vita italiana, vado a coltivarmelo con gran cura di reattivi velenosi, di caustici esasperanti. Voi crollate la testa, commiserandomi, e, vista la mia pervicacia – che mi danneggia – mi raccomandate alla psichiatria. Io devo infatti patire di qualche morbo al cervello: ostinarsi a prediligere alcune pregiudiziali che ad ogni muover di passo ti domandano: «Dove vai? In che modo vai?» – ad ogni giudizio che formoli: «Dimmene la ragione? Ed a che prò?» – ad opera compiuta: «Bada che tu devi sostenerla come parte dell’anima tua; è necessario che sia cordialmente gratuita; bisogna che sia esposta sinceramente».

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titolo:
Antidannunziana
sottotitolo:
D'Annunzio al vaglio della critica
titolo per ordinamento:
Antidannunziana
autore:
opera di riferimento:
Antidannunziana : D'Annunzio al vaglio della critica / di G. P. Lucini. - Milano : Studio editoriale lombardo, 1914. - 332 p. ; 22 cm
licenza:

data pubblicazione:
14 ottobre 2009
opera elenco:
A
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it