Discorso di assegnazione a Darwin del premio Cesare Alessandro Bressa. Pubblicato in “L’Illustrazione italiana” anno VII, n. 6, 8 febbraio 1880.

Dall’incipit del libro:

Addì 4 settembre 1835 il dottore Cesare Alessandro Bressa faceva innovare un testamento nel quale lasciava tutti i suoi averi alla Accademia delle Scienze di Torino, affinché colle rendite di essi l’Accademia desse ogni due anni un premio di dodici mila lire a chi nel biennio avesse fatto qualche insigne od utile scoperta, od opera celebre in fatto di scienze fisiche, naturali, matematiche e storiche. Il dottore Bressa lasciava usufruttuaria dei suoi averi una signora, la signora Claudia Amata Dupêché per tutto il tempo della sua vita. L’Accademia delle Scienze di Torino ebbe libero dalla condizione di usufrutto il lascito Bressa soltanto nel mese di luglio del 1876. Una espressa disposizione del dottore Bressa voleva che per un biennio il premio fosse dato all’opera o scoperta più meritevole fattasi in qualsiasi parte del mondo, per il biennio successivo all’opera o scoperta più meritevole fatta in Italia.

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titolo:
Carlo Darwin e il gran premio di Torino
titolo per ordinamento:
Carlo Darwin e il gran premio di Torino
autore:
opera di riferimento:
"Il darwinismo in Italia / Testi di Filippo de Filippi, Michele Lessona, Paolo Mantegazza. Giovanni Canestrini"; collezione Strenna UTET; Unione Tipografico-Editrice Torinese, Torino, 1983
cura:
Giacomo Giacobini e Gian Luigi Panettoni
licenza:

data pubblicazione:
14 novembre 2006
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Alberto Barberi, collaborare@e-text.it
revisione:
Mariasilva Bernasconi, marotta@my-mail.ch