Dall’incipit del libro:
Fa meraviglia che, in tanta copia di lavori letterari, nissuno abbia pensato mai a raccogliere in un volume le principali cose dette dai poeti intorno al mare. Ognuno, guardando il mare tranquillo agli splendori del tramonto, o in limpido mattino, o in burrasca, è commosso; ma queste emozioni, l’arcana malinconia, la gioconda festa, la selvaggia sublime voluttà, i poeti hanno, naturalmente, senza paragone più degli altri uomini, sentito e dipinto, e i colori son stati varii, secondo l’indole speciale e la tempra del loro animo e del loro ingegno, il tempo in cui hanno vissuto, il tratto della loro vita in cui hanno scritto. Gli uomini non hanno incominciato ad affratellarsi veracemente, e veracemente non s’incominciò a diffondere pel mondo la civiltà, se non che il giorno in cui furono aperte le vie dei mari; quel grande legame fra gli uomini, quel grande stromento di civiltà che è il commercio, non è d’uopo dire quanto siasi giovato e si giovi di tali vie.


