Ortensio Lando (Milano, 1510 circa – Napoli, 1558 circa) è stato un umanista italiano.
Nato a Milano intorno al 1510 da Domenico Landi, originario di Piacenza, e dalla milanese Caterina Castelletta, sarebbe entrato nel 1523 in un convento agostiniano assumendo il nome di Geremia. Nel 1523 passò a Padova, poi a Genova, a Siena, a Napoli e nel 1531 nel convento bolognese di San Giacomo Maggiore, dove studiò teologia, mentre nello Studio di Bologna avrebbe conseguito la laurea in medicina.
Come molti letterati dell’epoca (per es. Girolamo Ruscelli, Giuseppe Betussi, Francesco Sansovino) condusse una vita errabonda per l’Italia e l’Europa (una satira contro Erasmo da Rotterdam lo costrinse a riparare in Francia) prima di approdare definitivamente a Venezia, dove fu un poligrafo, prestando la sua opera per i famosi editori veneziani per i quali fece traduzioni, compilò raccolte e annotò alcuni testi classici. Scrisse molte opere, molte delle quali anonime, o sotto pseudonimo, e come tali registrate nel Dizionario del Melzi. È noto come traduttore di Cicerone e de L’Utopia di Tommaso Moro, prima traduzione in lingua italiana pubblicata nel 1548 a Venezia da Anton Francesco Doni.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Ortensio_Lando
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Commentario de le piu notabili, & mostruose cose d'Italia, & altri luoghi
Di lingua aramea in italiana tradotto, nelquale [!] s'impara, & prendesi estremo piacere. Vi si è poi aggionto vn breue catalogo de gli inuentori de le cose che si mangiano, & si beueno, nuouamente ritrouato, & da messer Anonymo di Vtopia composto
Quest'opera è un inventario etno-socio-gastronomico estremamente vario, parte di un viaggio quasi iniziatico che si snoda attraverso la penisola. Il narratore, un giovane arameo, cittadino dell'Isola degli Sperduti, guidato da un fiorentino della Terra di Utopia, sviluppa una chiara parodia della letteratura dei viaggi immaginari, seguendo le orme di Luciano di Samosata, e si concentra su tre categorie principali di soggetti: il cibo, gli uomini e infine le parole, a cui è attribuito un potere rivelatore. - Lettere di molte valorose donne
Nelle quali chiaramente appare non esser ne di eloquentia ne di dottrina alli huomini inferiori. Di nuouo stampate & con sommo studio reuiste; & in molti luoghi corrette
Lando, frequentatore di salotti letterari e non estraneo al tema delle doti e capacità femminili, aveva potuto probabilmente avere accesso ad abbondante materiale epistolario. Il suo intervento rende certo il materiale stilisticamente omogeneo. L'opera offre uno spaccato di grande interesse sulle abitudini e le attitudini delle donne del '500, evidenziando che le cause delle diseguaglianze dei sessi e dei ruoli non sono certo in una diversa natura, ma su valori etici che diventano strumenti di ricatto e di forzata sottomissione.