Baccio Emanuele Maineri nacque a Toirano presso Albenga il 21 agosto del 1837.
Frequentò un regolare corso di studi presso vari Collegi della riviera ligure: dapprima il Collegio Ghiglieri di Finale Marina retto dai Barnabiti, dove ebbe come maestro il padre Pesce, che egli ricorda con simpatia; poi il Seminario Albenganese (come alunno esterno); infine il Collegio Oddo di Albenga.
Arruolatosi volontario nell’VIII reggimento di fanteria in Mondovì, ne tornò ammalato.
Congedato si dedicò alla ricerca ed alla letteratura. Fu maestro di scuola, poi iniziò la carriera come impiegato ai telegrafi; infine si trasferì a Roma dove lavorò come bibliotecario e direttore tecnico del Ministero dei Lavori pubblici.
In letteratura sentì fortemente l’influsso del Guerrazzi del quale amò i lati più bizzarri, e per un periodò cercò di imitare il Poe, aiutato in questo da una fervidissima immaginazione, mediata però da sentimenti meno estremi e da idee manzoniane; il suo stile divenne a poco a poco più semplice, più naturale, più piano. De Gubernatis afferma che “difese energicamente la moralità delle Lettere contro i loro corruttori, e intraprese contro di essi una campagna non infeconda”.
Fu in relazione con Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi, Giuseppe Garibaldi, Alfredo Baccarini e Benedetto Cairoli.
Fu direttore letterario ed artistico del «Diritto» uno dei più autorevoli giornali della capitale, e direttore dell’«Ateneo Italiano» periodico di Tito Mammoli. Collaboratore di vari giornali e riviste, autore di una sessantina di testi dedicò alla Liguria opere come Ingaunia (1884), Le conchiglie del Torsero e I turchi al Ceriale, La leggenda del Buranco. I numerosi suoi scritti possono dividersi in tre serie: lavori storici; lavori educativi, biografici e critici; romanzi e racconti.
Morì a Roma il 24 marzo 1892 all’età di 68 anni.
A Baccio Emanuele Maineri è intitolata una strada nella nativa Toirano e la biblioteca civica della medesima cittadina.
Bibliografia (incompleta)
- Versione con introduzione e note di Storia militare di Prussia avanti il 1756 di Duparcq (Milano, 1868);
- Soresina – Memorie (Soresina 1869);
- Storia dell’insurrezione di Roma nel 1867 (in continuazione di quella del Cavallotti che occupa la prima parte del volume) (Milano, 1871);
- Storia del Comune e del Comunismo in Francia (Ivi, 1873);
- Il Piemonte nel 1850-51-52, epistolario Gioberti-Pallavicino (Volume del quale Maineri è curatore) (1875);
- Daniele Manin e Giorgio Pallavicino: epistolario politico (1855-1857) (Volume del quale Maineri è curatore) (1878);
- Spedizione dei Monti Parioli : (23 ottobre 1867) raccontata da Giovanni Cairoli (Volume del quale Maineri è curatore) (1878);
- Il giardino d’Italia (Milano, 1871), premiato dalla Società Pedagogica;
- L’Astronomo Giuseppe Piazzi (1871);
- Mamma ce n’è una sola (1874) premiato dalla Società Pedagogica; Voci del cuore (1872);
- Manzoni, Verdi e l’Albo rossiniano di per F.D. Guerrazzi; (in questo volume Maineri ha curato le note biografiche) (1874)
- I verdi anni (1875);
- L’Adolescenza, strenna, della quale sono pubblicati sei volumi (1872-77);
- Giovinezza, strenna, e di questa pure ne sono pubblicati due volumi (1878-79);
- Alfredo Baccarini con Lettere inedite di Pietro Paleocapa (1879);
- Abbondio Sangiorgio (1880); Ubaldo (Genova, 1857);
- Lionello (Ivi, 1858);
- Evangelina Guerri (Milano, 1864);
- Solitudine (Ivi, 1865);
- In una valle o Ermanno Lysch (Firenze, 1866);
- Edgardo Poe, versione e saggio (1869);
- Letture romantiche; Soresina (1870);
- L’ultimo boja (Milano, 1867);
- L’Abbazia di San Lao (1871);
- Fra Gialdino (1876);
- L’ultimo veglione (1875); Nero e Azzurro (1875);
- Santa Filomena (1876);
oltre a molti scritti varii, opuscoli, ec.
Fonti:
- A. De Gubernatis: Dizionario degli scrittori italiani contemporanei – Firenze 1879.
- Documenti inediti conservati dalla Pro loco di Ceriale.
Note biografiche a cura di Paolo Alberti.
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- La leggenda del Buranco
Streghe, folletti e apparizioni in Liguria