Benito Amilcare Andrea Mussolini (Dovia di Predappio, 29 luglio 1883 – Giulino di Mezzegra, 28 aprile 1945) è stato un politico, dittatore e giornalista italiano.
Fondatore del fascismo, fu presidente del Consiglio del Regno d’Italia dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Nel gennaio 1925 assunse de facto poteri dittatoriali e dal dicembre dello stesso anno acquisì il titolo di capo del governo primo ministro segretario di Stato. Dopo la guerra d’Etiopia, aggiunse al titolo di duce quello di “Fondatore dell’Impero” e divenne Primo Maresciallo dell’Impero il 30 marzo 1938. Fu capo della Repubblica Sociale Italiana dal settembre 1943 al 27 aprile 1945.
Fu esponente di spicco del Partito Socialista Italiano e direttore del quotidiano socialista Avanti! dal 1912. Convinto anti-interventista negli anni della guerra italo-turca e in quelli precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò opinione, dichiarandosi a favore dell’intervento in guerra. Trovatosi in netto contrasto con la linea del partito, si dimise dalla direzione dell’Avanti! e fondò Il Popolo d’Italia, schierato su posizioni interventiste, venendo quindi espulso dal PSI. Nell’immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la “vittoria mutilata”, fondò i Fasci italiani di combattimento (1919), poi divenuti Partito Nazionale Fascista nel 1921, e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e radicale.
Nel contesto di forte instabilità politica e sociale successivo alla Grande Guerra, puntò alla presa del potere; forzando la mano alle istituzioni, con l’aiuto di atti di squadrismo e d’intimidazione politica che culminarono il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, Mussolini ottenne l’incarico di costituire il Governo (30 ottobre). Dopo il contestato successo alle elezioni politiche del 1924, instaurò nel gennaio 1925 la dittatura, risolvendo con forza la delicata situazione venutasi a creare dopo l’assassinio di Giacomo Matteotti. Negli anni successivi consolidò il regime, affermando la supremazia del potere esecutivo, trasformando il sistema amministrativo e inquadrando le masse nelle organizzazioni di partito.
Nel 1935, Mussolini decise di occupare l’Etiopia, provocando l’isolamento internazionale dell’Italia. Appoggiò quindi i franchisti nella guerra civile spagnola e si avvicinò alla Germania nazionalsocialista di Adolf Hitler, con il quale stabilì un legame che culminò con il Patto d’Acciaio nel 1939. È in questo periodo che furono approvate in Italia le leggi razziali.
Nel 1940, ritenendo ormai prossima la vittoria della Germania, decise per l’ingresso dell’Italia nella seconda guerra mondiale. In seguito alle disfatte subite dalle Forze Armate italiane e alla messa in minoranza durante il Gran Consiglio del Fascismo (ordine del giorno Grandi del 24 luglio 1943), fu arrestato per ordine del Re (25 luglio) e successivamente tradotto a Campo Imperatore. Liberato dai tedeschi, e ormai in balia delle decisioni di Hitler, instaurò nell’Italia settentrionale la Repubblica Sociale Italiana. In seguito alla definitiva sconfitta delle forze italotedesche, abbandonò Milano la sera del 25 aprile 1945, dopo aver invano cercato di trattare la resa. Il tentativo di fuga si concluse il 27 aprile con la cattura da parte dei partigiani a Dongo, sul lago di Como. Fu fucilato il giorno seguente insieme alla sua amante Claretta Petacci.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Benito_Mussolini
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Come nacque il fascismo
Articoli e discorsi di Benito Mussolini apparsi sul quotidiano "Il Popolo d'Italia", in un periodo temporale che va dalla creazione dei Fasci Italiani di Combattimento nel 1919, fino alla sua trasformazione in Partito Nazionale Fascista (1921). - Cos'è il fascismo
Articoli e discorsi di Benito Mussolini apparsi su diverse riviste e quotidiani ("Il Popolo d'Italia", "Gerarchia", "Corriere della Sera", ecc.) in un arco temporale che inizia con la nascita del Partito Nazionale Fascista e si conclude con il famoso Discorso del Lirico, tenuto il 16 dicembre 1944 a Milano. - Dal socialismo alla nazione
Articoli di Benito Mussolini apparsi su diverse riviste e quotidiani (“L'Avanti!”, “Utopia”, “Il Secolo”, "Corriere della Sera", "Il Popolo d’Italia") in un arco temporale che parte dal 1912 con la nomina alla direzione dell'organo ufficiale del partito socialista e si conclude con l'arringa interventista del maggio 1915. - La marcia su Roma
Articoli di Benito Mussolini pubblicati sul quotidiano "Il Popolo d'Italia", in un periodo temporale che inizia con il primo discorso alla camera (21 giugno 1921) e si conclude con l'arringa alla grande adunata fascista di Napoli, del 24 ottobre 1922, che anticipa di pochi giorni la "Marcia su Roma". - La mia vita
(Con il Diario di guerra)
L'autobiografia (dal 1883 al 1911) di Benito Mussolini, composta a soli ventotto anni e il suo diario di guerra pubblicato in origine a puntate sul «Popolo d'Italia» tra il dicembre del 1915 e il febbraio 1917. - Il mio socialismo
Scritti e articoli del futuro fondatore del fascismo, tratti da vari quotidiani e riviste (Avvenire del Lavoratore, Avanguardia Socialista, La Lima, La Lotta di Classe, Il Popolo), nel periodo in cui stava per divenire un esponente di spicco del Partito Socialista Italiano. - Lo stato fascista
Emerge come il fascismo si sia caratterizzato, nella sua concreta realizzazione storica, come un movimento autoritario, nazionalista e antidemocratico. Nel 1931 Mussolini esplicitò il proprio rifiuto della democrazia, definendo la disuguaglianza come «feconda e benefica» e in Dottrina del Fascismo scrisse che «regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali, di tanto in tanto, si dà al popolo l'illusione di essere sovrano, mentre la vera effettiva sovranità sta in altre forze talora irresponsabili e segrete». - Storia di un anno (1944):
Il tempo del bastone e della carota
Desiderata da molti, viene qui raccolta la serie degli articoli che nei mesi di giugno e luglio furono pubblicati dal Corriere della Sera. Si trattava di far conoscere come i fatti e gli avvenimenti si svolsero nei mesi più tragici della recente storia d’Italia. Si trattava cioè di offrire una documentazione che potrà essere e sarà a suo tempo completata ma non potrà essere smentita, poiché tutto ciò che fu raccontato è vero, cioè è realmente accaduto. Nella stessa vicenda e nelle sue fatali conseguenze è contenuta la morale. L’Italia è oggi crocifissa, ma già si delinea all’orizzonte il crepuscolo mattinale della Resurrezione.