Il Concerto per violino e orchestra op. 64 è l’ultima composizione per solista e orchestra sinfonica di Felix Mendelssohn Bartholdy. È uno tra i più famosi concerti per violino e orchestra di tutti i tempi.

Questo concerto venne commissionato a Mendelssohn dal famoso violinista Ferdinand David. La sua prima esecuzione venne eseguita dal Gewandhaus di Lipsia il 13 marzo 1845 dallo stesso David sotto la direzione del direttore danese Niels Gade in quanto Mendelssohn, in cattive condizioni di salute, non poté presenziare all’esecuzione. Successivamente, il 23 ottobre dello stesso anno, il concerto venne replicato, sempre dal violinista David, ma questa volta sotto la direzione dell’autore, ottenendo un enorme successo.

Venne poi ancora eseguito il 3 ottobre 1847 dal giovane violinista ungherese Joseph Joachim, pupillo di Mendelssohn, che era divenuto famoso per l’esecuzione concerto per violino in re maggiore di Beethoven tenuto a Londra 27 maggio 1844.

L’intero concerto segna una svolta nel campo dei concerti per violino, anche perché i tre movimenti sono collegati fra loro, ed è perciò il capostipite di un nuovo genere, il concerto romantico. Allo stesso modo del concerto per violino di Beethoven, questo concerto di Mendelssohn è un capolavoro, anche se di un genere completamente differente, tanto che molti interpreti ne hanno fatto uno dei loro pezzi preferiti.

Nel primo movimento, il contrasto fra il primo tema, e l’immediato secondo tema che si presentano entrambi come una sorta di canzone vibrante di fervore (appassionato), ed il terzo sognante tema (tranquillo), produce una sensazione di grande romanticismo. Altra novità, la cadenza del solista precede la riesposizione. Il secondo movimento, un andante tripartito, è una tipica « romanza senza parole » di profondo lirismo. Il terzo movimento, dopo una introduzione moderata che si riallaccia al primo tema del primo movimento variato, è caratterizzato da tratti folleggianti, capricciosi e pittoreschi che ricordano il Sogno di una notte di mezza estate.

Quest’opera, assieme ai concerti di Mozart, Beethoven, Bach, Bruch, Paganini, Brahms, Sibelius, Bartók, Berg, Čajkovskij, Dvořák, Elgar, Prokofiev e Šostakovič è oggi considerata una delle pagine più celebri, apprezzate ed eseguite nel panorama della letteratura per violino e orchestra.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Concerto_per_violino_e_orchestra_op._64_(Mendelssohn)


  • Organico: 2 flauti, 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni, 2 trombe, timpani, archi, violino solista

lista di esecuzione:

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album:
Nathan Milstein. Aristocrat of the Violin
titolo:
Concerto per violino e orchestra in Mi minore, Op. 64
sottotitolo:
Direttore: Léon Barzin
titolo per ordinamento:
Concerto per violino e orchestra in Mi minore, Op. 64
descrizione breve:
L'intero concerto segna una svolta nel campo dei concerti per violino, anche perché i tre movimenti sono collegati fra loro, ed è perciò il capostipite di un nuovo genere, il concerto romantico.
autore:
artista:
  • Barzin, Léon (ruolo: Direttore)
  • Mendelssohn-Bartholdy, Felix (ruolo: Compositore)
  • Milstein, Nathan (ruolo: Violinista)
  • Philharmonia Orchestra (ruolo: Orchestra)
cura:
Marco Calvo, https://www.marcocalvo.it/
Dario Giannozzi
licenza:

data pubblicazione:
4 dicembre 2024
etichetta:
EMI
anno di pubblicazione opera di riferimento:
1959
genere:
Musica classica
opera elenco:
C
tipo registrazione:
In studio analogica
pubblicazione:
Dario Giannozzi
revisione:
Dario Giannozzi