Dall’incipit del libro:
Un libro sull’arte di sedurre le donne, ora?… Sì, ora, nella conflagrazione futurista delle nazioni, nella nostra guerra igienica liberatrice novatrice centuplicatrice io sento il bisogno di dirvi come si seducono le donne.
La guerra dà alla donna il suo vero sapore e il suo vero valore. Questo libro sarebbe stato un anacronismo se fosse apparso o prima o dopo la guerra.
Ve lo dimostrerò allegramente.
Le donne si precipiteranno subito in trincea per difendersi dai miei attacchi inevitabili. Questo libro non può, secondo loro, contenere che accuse, condanne e critiche feroci per il sesso delizioso. Lo giudico tale per esperienza prolungata e minuziosa, e provo anzi una specie di spasimo erotico nello stringere la penna che lo glorificherà. Non stringo affatto la penna ma incomincio a dettare questo libro al mio caro e grande amico Bruno Corra che, esperto conoscitore, benché giovanissimo, della pericolosa materia, sorride. Io detto, camminando, voce dura a scatti, passo incisivo, su e giù per la stanza, le mie numerose sigarette spiralicamente sfumate di ricordi e ritmate dai miei speroni bombardieri. In questo albergo, aspettando di ripartire per il fronte, in treno, nell’odore mordente dei grigioverde ricolorato dalla trincea, tra le gomitate dei soldati, io continuerò a dettare questo libro in velocità maneggiando brutalmente il meraviglioso corpo elasticissimo di quella donna fatta di cento donne che ognuno porta con sé alla guerra.

