Composto nel 1787, qui è presentato assieme a una traduzione in italiano pubblicata nel 1825.

I testi riportati riproducono quelli che appaiono nel volume Opere di Giovanni Meli, Salvatore Di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, Palermo 1857. Nel volume sono comprese tutte le opere più importanti in siciliano del Meli con le traduzioni a fronte in italiano, latino o greco, nonché alcune prose in italiano.

La traduzione del Ditirammu qui riportata è opera del canonico Filippo Cinardi.

I due testi vengono riprodotti fedelmente anche nell’ortografia e nelle convenzioni tipografiche, che si discostano talvolta dall’uso attuale, specialmente nell’uso degli accenti.

Sinossi a cura di Ruggero Volpes e Elio Franco
Svettini.

Dall’incipit del libro:

DITIRAMBO
VERSIONE DELL’AB. FILIPPO CINARDI.

Rosario, Maso l’orbo, Andrea accattone,
Giuseppe il matto, e lo sciancato Nino
Lo scotto pareggiando in unione
Con Biaggio galeotto e malandrino
Nella bettola grande di Bravasco
Mossero la battaglia ad ogni fiasco.

E dopo che sciupate fur le botti,
Cotti e stracotti,
Saltano, corrono, danzano, tuffano
Nei guazzi per le strade
Di tutta la cittade,
In mezzo a la belletta e la corrente
Spruzzano, lordano tutta la gente.

Ma intanto i semplicetti,
Ragazzi e ragazzetti,
Facchini e seggettieri,
Lacchè cogli staffieri,
Cocchieri e servitori,
Ne gían dei bevitori
Seguendo le pedate
Con baje, con berline e con fischiate.

Scarica gratis
PDFRTF + ZIPTXT + ZIP

titolo:
Ditirammu
titolo per ordinamento:
Ditirammu
autore:
opera di riferimento:
"Opere", di Giovanni Meli Salvatore Di Marzo editore, Francesco Lao tipografo, Palermo 1857
licenza:

data pubblicazione:
2 dicembre 2002
opera elenco:
D
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Ruggero Volpes, r.volpes@libero.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Stefania Ronci, stefaniaronci@libero.it
revisione:
Elio Franco Svettini, esvettini@interfree.it
traduzione:
Filippo Cinardi