Il testo è pubblicato in collaborazione con la Associazione Mazziniana Italiana (http://www.associazionemazziniana.it/) che ringraziamo per aver concesso la pubblicazione nell’ambito del Progetto Manuzio.
Dall’incipit del libro:
I. – Le parole de’ sommi, quanto più riescono oscure, più covano il germe d’una profonda ed utile verità. Il genio passa rapido attraverso le razze viventi, e s’interna ne’ misteri dell’universo; ma ad esso un solo sguardo discopre alte cose: le leggi, che regolano la vita delle nazioni, si rivelano all’uomo entro cui vive questo istinto sublime: il passato e il presente s’interpretano l’un l’altro nella sua mente, ed egli ne trae sovente il futuro, perché il genio è profeta. Ma poiché un forte sentire, una intensa predilezione delle idee concette, e il riconcentrarsi fatto abitudine, non gli consentono di por mente alla misura dell’altrui intelletto, ei s’esprime con segni brevi ed energici, e in una foggia singolare ed ardita; onde ha taccia d’oscuro e di strano da chi non guarda per malignità, o non vede per impotenza. E fu schernita sovente col nome di sogno la idea d’un uomo che precorrea d’alcun secolo ai destini dell’uman genere, finché il tempo, che rode le cieche venerazioni e le invidie, non ebbe posto il suggello de’ fatti alla verità. Ben più di cento anni le baie erudite e la inerzia degli animi dannarono Vico all’obblio; ed ora molti libri commentano i Principii di Scienza Nuova, molte teoriche sono sviluppo d’alcuna idea ch’egli seminava, oscuramente al solito, ne’ suoi scritti. Nel secolo XVI s’irridea, come assurdo, il voto che alcuno esprimea contro il mercato de’ negri, e Sepulveda decretava nelle Spagne, colla autorità d’Aristotile, giusta e necessaria cosa essere la schiavitù d’una razza d’uomini; ed ora l’empio mercato è abolito, e l’esecrazione dei popoli persegue i trafficatori di sangue. Le relazioni fra gli uomini e fra le cose si moltiplicano incessantemente: chi può tutte indovinarle? La civiltà, dove la forza o le divisioni nol vietano, procede colle leggi del moto uniformemente accelerato. Chi può dirle: tu arresterai là i tuoi progressi, là è il termine del tuo cammino?


