Il testo è pubblicato in collaborazione con la Associazione Mazziniana Italiana (http://www.associazionemazziniana.it/) che ringraziamo per aver concesso la pubblicazione nell’ambito del Progetto Manuzio.

Dall’incipit del libro:

Oggi, come sedici anni fa quando Mazzini lo dettò, Il Comune e l’Assemblea porta l’impronta di freschezza e d’attualità che caratterizza ogni emanazione del presciente suo genio, e lo innalza gigante sulla folla degli scrittori politici contemporanei. Durante gli eccessi del Comune e le feroci rappresaglie versagliesi, in Italia dei polemisti di campo repubblicano e monarchico tenzonavano senza misura, gli uni plaudendo alle barbarie dell’esercito francese perchè garantivano il loro concetto dell’ordine, gli altri inneggiando agli eccessi dei comunardi perchè simboleggiavano le loro tendenze ribelli: fra le affermazioni e le negazioni, le idolatrie a Thiers e a Raoul Duval, v’era pericolo che si smarrisse il senso morale, la giusta percezione del dramma, triste episodio a più triste campagna, che si svolgeva al di là delle Alpi. Mazzini, compreso dell’altissimo suo ufficio d’educatore nazionale, notomizzò col potente ingegno, che penetrava gli effetti per mettere a nudo le cause, le origini di quella guerra civile. Il puro ideale repubblicano, la missione della terza Italia fra le genti, l’iniziativa di civiltà in Europa, non potevano nè dovevano confondersi colla insurrezione parigina. Le audacie violenti dei comunardi, i terrori crudeli dei versagliesi, rintracciò alle sorgenti: vale a dire, al rovinio d’ogni ideale in Francia, agli insegnamenti attraverso mezzo secolo di una scuola scettica che aveva inaridito le anime e concentrato ogni energia intorno agli interessi materiali.
Volle nella “Roma del Popolo” dedurne una lezione preziosa per gli italiani, per i fautori delle due fazioni che straziandosi straziavano la Francia: poi giovani, a cui l’animosa difesa, l’audace ribellione ispiravano cieca ammirazione; per gli uomini d’ordine che attraverso il fumo sollevato dalle fucilazioni in massa a Satory, non vedevano l’avanzarsi di forze mal dirette o cieche, anelanti giustizia, assai più potenti e inesorabili dei cannoni su cui inchiodavano ogni loro fede.

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titolo:
Il comune e l'assemblea di Francia nel 1871
titolo per ordinamento:
comune e l'assemblea di Francia nel 1871 (Il)
autore:
opera di riferimento:
Il comune e l'assemblea di Francia nel 1871 / Giuseppe Mazzini. - Roma : Commissione editrice degli scritti di Giuseppe Mazzini, 1887. - 30 p. ; 19 cm
licenza:

data pubblicazione:
7 novembre 2012
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Alessio Sfienti (Associazione Mazziniana Italiana), http://www.associazionemazziniana.it/
Catia Righi, catia_righi@tin.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Paolo Oliva, paulinduliva@yahoo.it