Henri-René-Albert-Guy de Maupassant (Tourville-sur-Arques, 5 agosto 1850 – Parigi, 6 luglio 1893) è stato uno scrittore, drammaturgo, reporter di viaggio, saggista e poeta francese, nonché uno dei padri del racconto moderno.
Nacque presso il castello di Miromesnil, vicino a Tourville-sur-Arques, in Francia. La famiglia Maupassant era originaria della Lorena ed era stata nobilitata da Francesco I con il titolo marchionale nel 1752. Fu proprio attorno alla metà del XVIII secolo che gli ascendenti paterni del futuro scrittore si trasferirono in Normandia. Gustave Albert Maupassant (1821-1899) sposò Laure le Poittevin (1821-1903) il 9 novembre 1846. Laure, appartenente all’alta borghesia normanna, era sorella di Alfred – che sposò a sua volta Louise, la sorella di Gustave Albert -, grande amico di Gustave Flaubert, ed era stata compagna di giochi dell’autore di Madame Bovary, destinato ad esercitare una forte influenza nella vita di Maupassant. Fu una donna dalle non comuni doti letterarie, appassionata dei classici, in particolare di Shakespeare. Da lei ereditò l’amore per l’arte.
Ben diversa era la sensibilità del marito, poco interessato alla letteratura e piuttosto incline alla bella vita. I suoi frequenti tradimenti e i continui litigi portarono presto i coniugi alla separazione. Gustave Albert si stabilì a Parigi, impegnandosi a versare alla donna 1600 franchi annui, mentre Laure si prese cura dei due figli, Guy ed il fratello più giovane Hervé (n. 1856). I rapporti con il padre erano pressoché inesistenti, anche a causa della lontananza geografica. Lo stesso Gustave Albert ricorderà come il figlio si recasse a fargli visita nella grande città non più di una volta all’anno. Maupassant sviluppò invece sin dall’infanzia un amore profondissimo per la madre, cui confidava ogni moto del proprio animo. Con Laure le Poittevin, che fu anche la prima persona ad avvedersi delle sue capacità letterarie, intrecciò un legame destinato a mantenere fino alla fine la medesima intensità.
Fino a tredici anni Guy vive con lei e con il fratello a Étretat, nella Villa dei Verguies, dove cresce tra il mare e un entroterra lussureggiante. La passione per la natura e per una vita “selvaggia” è in lui già delineata. Il ragazzo ama passeggiare con la madre per i sentieri fra i campi e in riva al mare, compiere lunghe escursioni con i coetanei e parlare patois con i contadini. A Étretat riceve un’educazione privata, seguito dalla madre e dall’abate Aubourg – che gli avrebbe ispirato il personaggio dell’abate Picot in Una vita -, che gli impartisce lezioni di francese e di latino. In seguito viene iscritto al seminario di Yvetot, da dove deliberatamente fa di tutto per essere espulso, mal sopportando la scuola e il rigido formalismo che la caratterizza. La lettera che alla fine dell’anno scolastico invia alla madre, il 22 maggio 1864, rivela molto della sua personalità e conferma il suo amore per la natura.
Invece del ballo promessogli, Guy vorrebbe un altro regalo, «una barca come quelle che si vedono in chiesa». Esaudito il desiderio, passa l’estate remando e nuotando nelle acque della Senna, celebrando nelle prime poesie le virtù di una vita lontana dalla folla e dagli «onesti borghesi». A causa dell’educazione forzata di stampo religioso, sviluppa una forte ostilità nei confronti della religione. Espulso dal seminario, nel 1867 si iscrive al Lycée Corneille di Rouen, dove si dimostra studente molto dotato: si dedica alla poesia e prende parte ad alcune rappresentazioni filodrammatiche. Incontra per la prima volta Gustave Flaubert, che diventerà presto il suo fondamentale punto di riferimento umano e culturale. Nel 1868 partecipa al salvataggio in mare, davanti alle coste normanne, del poeta inglese Algernon Charles Swinburne: questo episodio rimarrà scolpito nella sua memoria come un’esperienza fondamentale.
Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Guy_de_Maupassant
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- La mano sinistra
Novelle
Il titolo attribuito a questa raccolta di racconti brevi, che in senso figurato assume solitamente una connotazione negativa, è riconducibile forse alle relazioni amorose extraconiugali, spesso meramente sessuali e dall'esito infausto, che accomunano vicende ambientate nei più diversi contesti geografici e sociali. - Versi