Mario Morasso nacque a Genova nel 1871.
Laureatosi in giurisprudenza frequentando tra l’altro i corsi di psicologia e di sociologia criminale del prof. Enrico Morselli, nel 1893 pubblica alcuni studi inerenti al diritto romano: La evoluzione del diritto. Saggio critico su alcune recenti opinioni (con prefazione appunto di Enrico Morselli). Ma già nel 1891 su “Rivista di filosofia scientifica” era uscito un suo articolo intitolato Un nuovo concetto della delinquenza secondo la legge della dissoluzione e nel 1892 su “Pensiero italiano” l’articolo Il meraviglioso e la psiche moderna.
Dopo una breve esperienza poetica svolta nell’ambito dell’esperienza simbolista italiana e in particolare del “cenacolo ligure” (con Giribaldi, Malfettani, Varaldo, Roccatagliata Ceccardi) culminata con la pubblicazione, non ancora ventenne, di due libri di poesia, la sua attività preminente diventò però il giornalismo. Divenne redattore capo della “Gazzetta veneta”, poi de “Il Giorno” e “Il mattino”. Collaborò anche con “Il Campo”, “La Riviera ligure”, “L’Iride”, “Poesia” e “L’illustrazione Italiana”.
Dal 1896 collabora, fin dalla sua fondazione, al “Marzocco” di Enrico Corradini, con il quale condivide e promuove idee di tipo nazionalista, e questa collaborazione diventa la sua più significativa esperienza giornalistica. Già nell’articolo di esordio Ai nati dopo il ’70, i temi della rinnovata fede nella latinità e nella capacità del singolo sono delineati. Sono i temi che saranno maggiormente sviluppati nel testo del 1898: Uomini e idee del domani.
L’anno successivo pubblica il pamphlet Contro quelli che non hanno e che non sanno, chiaramente influenzato dalle teorie di Maurice Barrès, dove trovano collocazione le istanze che contrappongono l’individuo alla società e alla democrazia. Nella prefazione leggiamo: “La coalizione degli infimi organizzata nella odierna democrazia è divenuta così estesa, così fitta, così soffocante da costituire una terribile minaccia per i pochi che non vogliono seppellire il viso nel fango.
La democrazia, come un immenso ragno, ingrassato da tutti i bassifondi sociali, ha avviluppato e rinserrato nelle sue luride fila lentamente i gruppi umani, assorbendone la vitalità , consumandone le energie, degradandone le distinzioni, nella attesa del momento opportuno per dare la stretta fatale”.
Acuto osservatore della società e delle arti, negli anni a cavallo tra i due secoli si pone al centro delle discussioni sull’imperialismo, l’estetismo e le arti di avanguardia, rivolgendo particolare attenzione al progresso moderno, rappresentato dalla macchina, in anticipo rispetto al movimento futurista.
Curatore di vari cataloghi artistici, è anche autore di libri di storia e critica dell’arte interpretata attraverso le teorie nazionaliste. Ma nel 1905 esce La nuova arma (la macchina), già comparso nel periodico “Poesia” rivista elegante e di impronta liberty, la cui sede era a Milano nell’appartamento del padre di Marinetti. Lo stesso Marinetti non mancò di ricordare l’importanza, per il movimento futurista, dello scritto di Morasso. Nel manifesto futurista del 1909 venne reso celebre il paragone tra la bellezza di una locomotiva in corsa e la Nike (Vittoria) di Samotracia al Louvre che Morasso propone nel capitolo “Il carro di fuoco” del suo libro.
Sempre su “Poesia” appare nel 1906 il testo L’artigliere meccanico, anche questo più ancor del precedente, considerato “prefuturista”. La rivista “Poesia” ospitava anche scritti, tra gli altri, di Pascoli, Gozzano, D’Annunzio. Le aperture di quest’ultimo alle tematiche della velocità , della bellezza dei motori, ecc. che trovano sintesi nel romanzo Forse che sì forse che no, sono state ultimamente attribuite alla frequentazione con il Morasso (Vedi G. De Angelis, S. Giovanardi, Storia della narrativa italiana del Novecento, Milano, 2004).
Nel 1907 Morasso si trasferisce stabilmente a Milano, dove fonda la rivista tecnico sportiva “Motori, cicli & sport” (sottotitolo: “Rivista per l’industria e il commercio del ciclo e dell’automobile, aereonautica e motonautica”) presto ribattezzata “Motori, aero, cicli & Sports”.
Iniziata come quindicinale, nel 1909 divenne di fatto settimanale per l’inserimento del supplemento titolato “La Domenica dei motori, cicli & Sports” che usciva, alternato alla testata madre, la seconda e la quarta domenica di ogni mese. Nel 1908 scrive la prefazione per il libro di Giovanni Du Taillis Da Pekino a Parigi in automobile.
In pratica da questo periodo l’interesse per la proposta innovativa in relazione all’estetica e alla linguistica, diminuisce. E il percorso seguito da Marinetti diverge sempre più da quello seguito da Morasso. È certo invece che l’influenza degli scritti del Morasso sulla visione industrialista che all’inizio del Novecento prese campo nel mondo culturale milanese, fu ampia e importante.
Morì a Torino nel 1938.
Dopo decenni di quasi totale oblìo, negli ultimi anni alcune sue opere hanno goduto di pregevoli ristampe. Inoltre nel 1990 sono stati radunati in volume, a cura di Piero Pieri, gli scritti sul “Marzocco” dal 1897 al 1914, e nel 2007, grazie allo stesso curatore gli Scritti modernisti e imperialisti.
Bibliografia:
- La evoluzione del diritto. Saggio critico su alcune recenti opinioni. Torino, Roma 1893.
- Masculinum concipit ne femininum: contributo alla teoria del genere nella lingua del diritto romano. Milano, 1893.
- Sinfonie luminose, (poesie) (Con Gino Borzaghi) Genova, 1893.
- Studi sui grammatici latini in relazione al diritto romano. Catania, 1894.
- Prodigi (poesia) Genova, 1894.
- Contributo dei grammatici Charisio e Diomede alla Teoria delle Cose in relazione alla distinzione fra Res corporales e incorporales. Città di Castello, 1894.
- L’origine delle razze europee. Firenze, 1895.
- Uomini e idee del domani. L’Egoarchia. Torino, 1898.
- Contro quelli che non hanno e che non sanno. Milano, Palermo, 1899.
- Profezia, Poema. la Spezia, 1901.
- L’imperialismo artistico. Torino, 1903.
- La vita moderna nell’arte. Torino, 1903.
- L’arte dei merletti a Venezia. Bergamo, 1904.
- La nuova arma (la macchina). Torino, 1905.
- L’imperialismo nel secolo XX. La conquista del mondo. Milano, 1905.
- Galleria a Grubicy: Catalogo delle mostre collettive Segantini-Previati. Milano, 1906.
- Il nuovo aspetto meccanico del mondo. Torino, 1907.
- Domus Aurea. La reggia, la festa, l’amore a Venezia. Torino, 1908.
- La nuova guerra: armi combattenti, battaglie. Milano, 1914.
Fonti
- F. Pastorino – M. Venturini: Dizionario degli scrittori liguri. Genova, 2007.
- T. Ossani: Mario Morasso. Roma 1983.
- G. Maifreda: Prefazione a Il nuovo aspetto meccanico del mondo, Milano 2010.
Nota biografica a cura di Paolo Alberti.
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- L'imperialismo artistico
- La nuova arma
La macchina - Il nuovo aspetto meccanico del mondo
- Uomini e idee del domani
L'egoarchia