Dall’incipit del libro:
Io credo che se da una sfera superna un essere sovrumano gitta di quando in quando qualche sua occhiata divina e penetrante su questo nostro basso mondo deve rimanere stranamente stupito dallo spettacolo che invariabilmente gli si presenta dinanzi allo sguardo.
– Ma che fa quella buona gente? non si dà mai un istante di pace; corre, corre, trafelata e sempre più precipitosa, perché? Per giungere ad ogni modo al punto di partenza! Per aggirarsi sempre nello stesso breve cerchio? E se l’alto spirito contemplante è a conoscenza dei divertimenti delle persone agiate, non potrà fare a meno di ritenere che lo sport è la regola di ogni attività umana, e di paragonare la terra a una immensa pista ove si svolge una corsa furiosa interminabile a cui partecipa per causa dell’uomo ogni genere di cose e di viventi.
Se l’eccelso spettatore avrà invece velleità letterarie penserà alla bufera dantesca, alla bufera infernale che mai non resta, ma or si trascina con greve stanchezza, or si scaglia con impeto vorticoso assorbendo con sè tutto ciò che esiste.
Egli non vedrà infatti che una folla sterminata turbinante in un gorgo immane e cercante con ogni sforzo di affrettarne l’impulso.

