L'egoarchia

Dall’incipit del libro:

Io non so dove rivolgere lo sguardo, io non so dove fermare la mia ricerca, fra la turba miserabile, oscena e ignorante dei conviventi, per giustificare l’illusione che io posi come titolo di questo libro, e che ne rappresenta la significazione sintetica. Io scrissi: Uomini e idee del domani; e nel mio pensiero, lucenti, come intatti guerrieri, in composta teoria cavalcanti nel primo sole delle accese primavere, io vedeva la nuova, l’ultima generazione, che la patria espresse dalla sua matrice feconda, dopo una data fatale, avanzarsi gagliarda e conquistatrice dalla incoscienza del passato per imprimere avanti tutti e su tutto il dominio universale, mediante l’espansione magnifica e illimitata della propria anima fino all’incommensurabile confine del desiderio.Le idee, i germi spirituali del felice dominio qualcuno aveva intraveduti, qualche anima precoce e profetica ne aveva già esclamato la inconscia rivelazione; le idee nuove solcavano con sottili e vibranti striscie di fuoco il cielo, accennando la meta agli uomini nuovi… Qualche mano si protese in un gesto inusato, qualche grido eccheggiò in un novissimo carme, qualche audacia si affermò in uno stile sublime, ma i nuovi venuti, per la maggior parte inetti, deboli, colpevoli (incombevano le colpe dei padri!) non videro e non intesero; o anzi tempo morti, si strinsero ai vecchi cadaveri, o fulminati dal primo barbaglio di luce si affratellarono con i servi, con i volgari della plebe.

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titolo:
Uomini e idee del domani
sottotitolo:
L'egoarchia
titolo per ordinamento:
Uomini e idee del domani
autore:
opera di riferimento:
Uomini e idee del domani : l'egoarchia / M. Morasso. - Torino : Fratelli Bocca, 1898. – XVI, 318 p. ; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
27 luglio 2011
opera elenco:
U
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it