Nato a Belpasso (Catania) il 3 dicembre 1870, morto a Catania il 15 settembre 1921, Nino Martoglio esordì nel giornalismo a soli diciannove anni, pubblicando a Catania il settimanale politico-letterario-umoristico il D’Artagnan, interamente ideato e scritto da lui e dove cominciò a pubblicare i suoi versi, apprezzati anche da Carducci.
Nel 1901 iniziò a dedicarsi al teatro, nel tentativo di riproporre il teatro dialettale siciliano alle platee di tutta Italia.
Fondò e diresse la Compagnia drammatica siciliana, compagnia teatrale con la quale nell’aprile del 1903 debuttò al Teatro Manzoni di Milano.
San Giuvanni decullatu (1908) e L’aria del continente (1910), rappresentano alcune delle opere più famose della sua attività.
La sua maggiore opera, Centona, raccoglie il meglio delle sue poesie.
È interamente scritta in siciliano ed è dedicata alla sua Sicilia, che con le sue rime, a volte amare a volte dolcissime, egli seppe dipingere con scene di vita e di costume di incomparabile bellezza.
Note biografiche a cura di Giovanni Sammataro.
Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)
- Cappiddazzu paga tuttu
La vicenda ruota attorno a Don Nzulu che, dopo un lungo soggiorno nelle Americhe, torna nel suo paese natale. Tuttavia viene ignorato e lasciato solo dai parenti. Deluso dall’avidità e dall’ipocrisia dei suoi cari, architetta uno stratagemma: inventa l’arrivo imminente di un immaginario parente americano, ricchissimo e generoso. La notizia scatena nel paese una valanga di pettegolezzi, cupidigia e risentimenti, portando la storia verso un finale sorprendente. - Centona
- San Giuvanni decullatu
- Scuru
- Sua Eccellenza
- 'a vilanza
La bilancia.
Nel 1916, l’incontro tra Luigi Pirandello e Nino Martoglio arricchì il teatro dialettale siciliano con due nuove opere: ‘A vilanza e Cappiddazzu paga tuttu. ‘A vilanza racconta un drammatico tradimento tra amici, ambientato in una Sicilia arcaica e preottocentesca.