I cattivi pastori (in francese, Les Mauvais Bergers) è una tragedia in cinque atti rappresentata sul palcoscenico del Théâtre de la Renaissance il 15 dicembre del 1897, con Sarah Bernhardt e Lucien Guitry nella parte dei protagonisti.

Mirbeau tratta un soggetto simile a quello di Germinal, d’Émile Zola: è la storia di uno sciopero operaio, finito nel sangue. È il trionfo della morte: Jean Roule e Madeleine, i due capi dello sciopero, sono uccisi, e con la madre muore anche il bambino che avrebbe potuto rappresentare un futuro migliore.

Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/I_cattivi_pastori

Traduzione di Luigi Fabbri.

Dall’incipit del libro:

La scena è in una città industriale dei nostri giorni in Francia.
L’interno d’una casa operaia. In fondo tra due larghe finestre una porta per cui si vede la ferriera coi suoi camini e le sue officine annerite. A destra vicino ad un tramezzo due letti da bambini, e per terra un materasso. A sinistra una porta che conduce ad un’altra stanza. Nel mezzo della scena, presso ad un fornello, il tubo del quale si perde nel muro, un tavolino carico di biancheria da cucire. Qua e là: un piccolo armadio, alcune sedie mal impagliate, e arredi da cui si comprende la povertà degli abitanti.

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titolo:
I cattivi pastori
titolo per ordinamento:
cattivi pastori (I)
descrizione breve:
Mirbeau tratta un soggetto simile a quello di Germinal, d'Émile Zola: è la storia di uno sciopero operaio, finito nel sangue. È il trionfo della morte: Jean Roule e Madeleine, i due capi dello sciopero, sono uccisi, e con la madre muore anche il bambino che avrebbe potuto rappresentare un futuro migliore.
autore:
opera di riferimento:
I cattivi pastori : dramma in 5 atti / Ottavio Mirbeau ; traduzione di Luigi Fabbri ; prefazione di Victor Meric. - Milano : Libr. Ed. Sociale, 1911 (E. Zerboni). - 144 p. ; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
10 giugno 2011
opera elenco:
C
soggetto BISAC:
FICTION / Classici
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
traduzione:
Luigi Fabbri