Piero MartinettiPiero Martinetti (Pont Canavese, 21 agosto 1872 – Cuorgnè, 23 marzo 1943) è stato un filosofo italiano.

Fu professore di filosofia, in particolare filosofia teoretica e morale; si distinse per essere stato uno dei pochi docenti universitari, nonché l’unico filosofo universitario italiano, che rifiutò di prestare il giuramento di fedeltà al Fascismo.

Dopo aver frequentato il Liceo classico Carlo Botta di Ivrea, si iscrisse all’Università degli Studi di Torino, dove ebbe come insegnanti Giuseppe Allievo, Romualdo Bobba, Pasquale D’Ercole, Giovanni Flechia e Arturo Graf, laureandosi in filosofia nel 1893 all’età di 21 anni, con una tesi su Il Sistema Sankhya. Studio sulla filosofia indiana discussa con Pasquale D’Ercole, docente di filosofia teoretica. La tesi viene pubblicata a Torino da Lattes nel 1896 e, grazie all’interessamento di Giuseppe Allievo, risulta vincitrice del Premio Gautieri.

Dopo la laurea Martinetti fece un soggiorno di due semestri presso l’Università di Lipsia, dove poté venire a conoscenza del fondamentale studio di Richard Garbe sulla filosofia Sāṃkhya da poco pubblicato. Si può dunque “ipotizzare che tra gli scopi del viaggio vi fosse anzitutto quello di approfondire gli studi indianistici, iniziati a Torino con Giovanni Flechia e Pasquale D’Ercole.

Martinetti insegnò dapprima filosofia nei licei di Avellino (1899-1900), Correggio (1900-1901), Vigevano (1901-1902), Ivrea (1903-1904) e per finire al Liceo Alfieri di Torino (1904-1905).

Nel 1904 pubblicò la monumentale Introduzione alla metafisica. I Teoria della conoscenza, che – dopo che ebbe conseguito nel 1905 la libera docenza in filosofia teoretica all’Università di Torino – gli valse di vincere il concorso per le cattedre di filosofia teoretica e morale dell’Accademia scientifico-letteraria di Milano (che nel 1923 diventò Regia Università degli Studî) nella quale insegnò dal novembre del 1906 al novembre del 1931.

Nel 1915 divenne socio corrispondente della classe di Scienze morali dell’Istituto lombardo di scienze e lettere, fondato nel 1797 da Napoleone sul modello dell’Institut de France.

Nel dicembre 1931 il ministro dell’educazione nazionale Balbino Giuliano impose ai professori universitari il Giuramento di fedeltà al Fascismo, Martinetti fu uno dei pochi a rifiutare fin dal primo momento.

In seguito a questo suo rifiuto, Martinetti venne messo in pensione d’autorità, e dal 1932 fino alla morte si dedicò unicamente agli studi personali di filosofia, ritirandosi nella villa di Spineto, frazione di Castellamonte, vicino al suo paese di nascita.

Note biografiche tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Piero_Martinetti.

Elenco opere (click sul titolo per il download gratuito)

  • Gesù Cristo e il cristianesimo
  • Idealismo e trascendenza
    Pensieri
    In questo breve testo (del 1926) è riassunta la concezione filosofica e religiosa a cui il Martinetti tenne costantemente fede nel suo insegnamento e ne’ suoi scritti maggiori e minori.
  • Occultismo e divinazione
    In questo breve scritto il filosofo Piero Martinetti (1872-1943) espone le ragioni della grande diffusione delle scienze occulte e ritiene che esse siano viste come un mezzo facile per risolvere i problemi più oscuri grazie a un'abile ciarlataneria.
  • La psiche degli animali
  • Il sistema Sankhya
    Studio sulla filosofia indiana
    Il sistema Sankhya viene generalmente considerato come il più antico dei sistemi filosofici indiani; ed è realmente il solo sistema che come tale possa con qualche certezza riferirsi all’età prebuddistica.
 
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Piero Martinetti
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Martinetti, Piero
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