La scena rappresenta il sacro bosco che adombra le falde del monte Parnaso. Il verde dei folti lauri che lo compongono è ravvivato dai ridenti colori de’ frapposti fioriti cespugli, che vagamente lo distinguono. Si vede indietro alla destra una parte del monte suddetto col Pegasèo su la cima, sotto al cui piede scaturisce l’onda d’Ippocrene, che cadendo variamente dall’alto si raccoglie sul piano, e dalle aperture che lascia, dove è men densa la selva, si scoprono dalla sinistra in lontano le amene campagne della Focide.
Dall’incipit del libro:
APO.
Destatevi, sorgete; all’opra, all’opra,
Belle vergini amiche. Oggi è delitto
Il silenzio in Parnaso.
Perché?
ERA.
Che avvenne?
MEL.
(s’avanza) Onde sì lieto in volto,
Chiaro nume di Delo?
APO.
Ha secondati il Cielo
I voti della terra. Annoda Amore
All’augusto Giuseppe
La più lucida stella
Della bavara reggia.
MEL.
Oh nodo sospirato!
EUT. ed ERA.
Oh evento fortunato! (si levano)
APO.
È vostro il peso

