Dall’incipit del libro:

VIT.
Ma che! sempre l’istesso,
Sesto, a dir mi verrai? So che sedotto
Fu Lentulo da te; che i suoi seguaci
Son pronti già; che il Campidoglio acceso
Darà moto a un tumulto, e sarà il segno
Onde possiate uniti
Tito assalir; che i congiurati avranno
Vermiglio nastro al destro braccio appeso,
Per conoscersi insieme. Io tutto questo
Già mille volte udii: la mia vendetta
Mai non veggo però. S’aspetta forse
Che Tito a Berenice in faccia mia
Offra, d’amore insano,
L’usurpato mio soglio e la sua mano?
Parla! di’! che s’attende?
SES.
Oh Dio!
VIT.
Sospiri?
Intenderti vorrei. Pronto all’impresa
Sempre parti da me; sempre ritorni
Confuso, irresoluto. Onde in te nasce
Questa vicenda eterna
D’ardire e di viltà?
SES.
Vitellia, ascolta:
Ecco, io t’apro il mio cor. Quando mi trovo
Presente a te, non so pensar, non posso
Voler che a voglia tua; rapir mi sento
Tutto nel tuo furor; fremo a’ tuoi torti;
Tito mi sembra reo di mille morti.
Quando a lui son presente,
Tito, non ti sdegnar, parmi innocente.
VIT.
Dunque…

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titolo:
La clemenza di Tito
titolo per ordinamento:
clemenza di Tito (La)
autore:
opera di riferimento:
"Tutte le opere" di Pietro Metastasio a cura di B. Brunelli, volume I Mondadori Milano, 1954
cura:
B. Brunelli
licenza:

data pubblicazione:
29 novembre 2002
opera elenco:
C
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
pubblicazione:
Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it
Stefania Ronci, stefaniaronci@libero.it
revisione:
Vittorio Bertolini, vittoriobertolini@inwind.it