Componimento drammatico, scritto in Vienna l’anno 1760 per uso della real corte cattolica.
Dall’incipit del libro:
TIR.
Credimi, amata Nice; ah qualche spina
La bella man t’offenderà. Quei fiori
Soffri ch’io colga in vece tua.
NICE
No: voglio
Scegliergli io stessa.
TIR.
Oh tirannia!
NICE
Ma, Tirsi
La tirannia qual è?
TIR.
Te stessa esporre,
Me non udir.
NICE
Di quel che tu mi credi
Più accorta io sono: e d’ascoltar l’impiego
Non tocca alla mia man. Parla, e vedrai
Se risponder saprò.
TIR.
Così ti piace?
Farò così. Credi ch’io t’ami?
NICE
(sempre raccogliendo fiori) Il credo.
TIR.
Ti sovvien quante volte
Promettesti pietosa alle mie pene
Amore e fedeltà?
NICE
Sì, mi sovviene.

