Dall’incipit del libro:
LIS. Del real genitore (prende la lettera)
I caratteri adoro:
I cenni eseguirò. Quando dobbiate
A lui tornar, farò sapervi. Andate.
(partono i Tartari dopo gli atti di rispetto di lor nazione. Lisinga depone la lettera sul tavolino)
Oh Dio!
ULA. Leggi, o germana,
Del padre i sensi.
LIS. Ah, cara Ulania, ah, troppo
Senza legger gl’intendo! Ecco l’istante
Che ognor temei. Partir dovrem: quel foglio
Senza dubbio ne reca
Il comando crudele. Or di’, se a torto
Le novelle di pace
Mi facevan tremar.
ULA. Termina al fine
La nostra schiavitù; la patria, il padre
Al fin si rivedranno. Amata erede
Tu del tartaro soglio, alle speranze
Di tanti regni al fin ti rendi: al fine
Torni agli onori, alle grandezze in seno.
LIS. Sì, tutto è ver; ma lascerò Siveno.
ULA. Ma la real tua mano
Sai che non è per lui, sai che nemico,
Sai che suddito ei nacque.


