Il testo è tratto da una copia in formato immagine presente sul sito Internet Archive (http://www.archive.org/). Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (http://www.gutenberg.org/) tramite Distributed proofreaders (http://www.pgdp.net/).
Dall’incipit del libro:
Diciamo nel corso di questo volumetto che cosa è per noi la democrazia. Essa è la stessa coscienza umana in moto per la conquista di sè, delle sue fedi, delle istituzioni sociali.
Alla democrazia che è scuola e milizia appartengono quindi solo coloro i quali sentono in sè l’affanno ed il pungolo di più sicure libertà, di una più alta giustizia, di una più larga ed efficace bontà umana. Essa è idealismo ed altruismo in azione; è il senso delle responsabilità morali, dei doveri, della missione che quelli i quali vogliono esser dei viventi, e non solo dei passivamente vissuti, sentono essere inscindibilmente uniti alla vita. Lavorare per la democrazia è lavorare per l’avvenire.
Oggi, in Italia, alla vigilia delle elezioni generali, si discutono e si agitano innumerevoli voli problemi: e tutti riguardano non l’uomo—il popolano, il dotto, il governante—o il partito come dovrebbe essere, ma quello che qui o là bisognerebbe fare; e si dimentica che gli uomini operano secondo ciò che sono o hanno nell’animo; che, divenuti migliori, essi farebbero certamente cose migliori; accesi di fervore per il bene pubblico e sociale, troverebbero facilmente dove e come questo bene va fatto.

