La Storia d’Inghilterra di Lord Macaulay è tradotta da Paolo Emiliani Giudici.
Realizzato in collaborazione con il Project Gutenberg (http://www.gutenberg.org/) tramite Distributed Proofreaders (http://www.pgdp.net/). In Project Gutenberg è già pubblicata l’edizione originale in cinque volumi del testo, che è stata ampiamente utilizzata per la verifica e correzione dei nomi di luoghi e di persone. Le varianti rispetto al testo originale sono come sempre segnalate in note a pie’ di pagina.
Dall’incipit del libro:
Imprendo a scrivere la storia della Inghilterra dal tempo in che Giacomo II ascese al trono fino all’età nostra. Racconterò gli errori che in pochi mesi scrissero della casa degli Stuardi gentiluomini e clero ad essa fedeli. Disegnerò il procedimento di quella rivoluzione che pose fine al lungo conflitto tra i nostri sovrani e i loro parlamenti, ed avvincolò insieme i diritti del popolo e quelli della dinastia regnante. Dirò come il nuovo ordinamento venisse nel corso di tanti anni torbidi vittoriosamente difeso contro gl’inimici di dentro e di fuori; come sotto esso l’autorità della legge e la sicurezza delle sostanze si reputassero compatibili con una libertà di discussione e d’azione individuale non mai prima sperimentata; come dal bene augurato congiungimento dell’ordine e della libertà sorgesse una prosperi tà, di cui gli annali dell e cose umane non avevano offerto esempio; come la nostra patria da uno stato d’ignominioso vassallaggio rapidamente s’innalzasse al grado d’impero fra i potentati europei; come crescesse a un tempo in opulenza e gloria militare; come, per virtù d’una saggia e ferma buona fede, a poco a poco si stabilisse un credito pubblico, fecondo di maraviglie tali, che agli uomini di Stato delle età trascorso sarebbero sembrate incredibili; come da un commercio im menso nascesse una potenza marittima, paragonata alla quale ogni altra antica o moderna marittima potenza diventa frivola; come la Scozia, dopo anni molti d’inimicizia, si congiungesse finalmente con l’Inghilterra, non soltanto con vincoli legali, ma co’ legami indissolubili d’interesse e d’affetto; come in America le colonie britanniche rapidamente si facessero più potenti e ricche de’ reami di che Cortes e Pizarro avevano accresciuti i dominii di Carlo V; come in Asia alcuni avventurieri inglesi fondassero un impero non meno splendido e più durevole di quello d’Alessandro.















