Prima traduzione italiana dall’originale inglese di Ernestina D’Errico.

Dall’incipit del libro:

Una notte, su alla Lega, mi dice un amico, vi fu una discussione accademica abbastanza vivace, intorno a ciò che accadrebbe alla dimane della rivoluzione, terminata alfine in una energica esposizione dei proprî concetti sull’avvenire della nuova società nel suo pieno sviluppo, che ognuno dei varî amici volle enunciare. Tenuto conto del soggetto, continua il nostro amico, la discussione fu corretta; perchè gli astanti, avvezzi alle pubbliche adunanze e alle discussioni che sempre vengon dopo le conferenze, se non si ascoltarono vicendevolmente (il che non era ad aspettarsi), neppur tentarono di parlar tutti insieme, come suole di consueto accadere nella società civile, quando il conversare è cosa interessante per quelli che vi prendono parte. Dippiù, si trovavano riunite sei persone, e in conseguenza sei sezioni del partito erano rappresentate; delle quali quattro di saldi principî, ma dalle altre divergenti, perchè anarchiche. Una delle sezioni, cioè un individuo, che il nostro amico dice di conoscer molto bene invero, stette quasi silenzioso al principio della discussione; ma alfine si lanciò in essa a capofitto, prorompendo in invettive e tacciando tutti di matti.

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titolo:
La terra promessa
titolo per ordinamento:
terra promessa (La)
autore:
opera di riferimento:
La terra promessa : romanzo utopistico / di William Morris ; prima traduzione italiana dall’originale inglese di Ernestina D’Errico. - Milano: M. Kantorowicz, 1895. - XVI, 248 p.; 19 cm.
licenza:

data pubblicazione:
12 dicembre 2011
opera elenco:
T
affidabilità:
affidabilità standard
digitalizzazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
pubblicazione:
Catia Righi, catia_righi@tin.it
revisione:
Paolo Alberti, paoloalberti@iol.it
traduzione:
Ernestina D’Errico