Epoca di composizione: 1788
Il Rondò (Allegretto) K 494 (1786) costituisce il terzo movimento di questa sonata.
Il primo movimento, Allegro, in fa maggiore e in forma sonata, fa ampio uso di tecniche contrappuntistiche come l’imitazione e il canone, che richiamano Bach e Händel, e, dal punto di vista armonico, è caratterizzato da digressioni in tonalità minori anche molto lontane. La coda presenta inusuali modulazioni cromatiche.
Il secondo movimento, Andante, è anch’esso in forma sonata e si distingue per la struttura asimmetrica delle frasi e per l’audacia delle modulazioni. La tonalità è si bemolle maggiore.
Il terzo movimento, Rondò. Allegretto, è d’impostazione più rilassata in confronto ai primi due movimenti; il tema principale è ornamentato in modo differente ad ogni sua riapparizione. Vi è un episodio in tonalità minore di carattere contrappuntistico. Verso la fine Mozart introduce una sorta di cadenza, prima di far riapparire il tema principale nella parte del basso. La Sonata termina in modo sommesso.
Note tratte e riassunte da Wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Sonata_per_pianoforte_n._15_(Mozart)
lista di esecuzione:
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